Riforma normativa anti-Renzi: emendamento esclude membri governo, introduce limiti compensi

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La riforma della normativa sul divieto di compensi extra Ue, comunemente conosciuta come norma anti-Renzi, è stata modificata attraverso un emendamento presentato dai relatori della manovra. Questo emendamento esclude i membri del governo (che erano inizialmente inclusi), introduce l’obbligo di ottenere un’autorizzazione e stabilisce un limite massimo ai compensi. La normativa si applica esclusivamente ai presidenti delle Regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano, nonché ai parlamentari, ad eccezione di coloro che sono stati eletti all’estero: per loro è vietato “accettare, durante il proprio mandato, contributi, prestazioni, controprestazioni o altre utilità erogati da soggetti pubblici o privati, direttamente o indirettamente, anche tramite interposizione di persone fisiche o giuridiche non residenti nell’Unione Europea o nei paesi dello spazio economico europeo”. Tuttavia, tale divieto non si applica nel caso in cui sia stata ottenuta un’autorizzazione preventiva dagli organi competenti e purché il compenso ricevuto non superi i 100.000 euro annui.

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