L’Eurallumina di Portovesme, situata nel cuore del polo industriale del Sulcis, rappresentava un importante punto di riferimento per la produzione di allumina in Sardegna. Tuttavia, dal marzo 2009, la fabbrica ha chiuso i battenti, lasciando un vuoto nel settore e mettendo a rischio numerosi posti di lavoro. L’allumina è una materia prima fondamentale per la produzione di alluminio primario, e la sua mancanza ha avuto ripercussioni negative sull’intera filiera produttiva.La raffineria di Eurallumina è in attesa di un rilancio che possa riportarla alla piena operatività. La società proprietaria, Rusal, ha manifestato l’intenzione di investire 300 milioni di euro per riavviare le attività produttive. Tuttavia, a causa dell’aumento dei costi dovuti all’inflazione e alle condizioni economiche sfavorevoli, potrebbe essere necessario rivedere al rialzo l’ammontare degli investimenti.Il futuro dell’Eurallumina dipende dalla capacità della proprietà e delle istituzioni locali di trovare soluzioni sostenibili e innovative per garantire la ripresa delle attività industriali. Il recupero della produzione di allumina non solo sarebbe cruciale per l’economia locale ma potrebbe anche rappresentare un segnale positivo per l’intero settore metallurgico sardo.È necessario un impegno congiunto da parte delle autorità pubbliche, delle istituzioni regionali e della società proprietaria per superare le sfide attuali e creare le condizioni favorevoli affinché l’Eurallumina possa tornare a essere un pilastro dell’industria sarda. Solo attraverso una strategia concertata e lungimirante sarà possibile garantire un futuro stabile e prospero per questa importante realtà produttiva.
Rilancio dell’Eurallumina di Portovesme: sfide e prospettive per l’industria sarda
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