14 gennaio 2025 – 13:45
Un individuo nordafricano di 36 anni, identificato come combattente in una zona di conflitto, è stato recentemente rimpatriato per ragioni legate alla sicurezza nazionale. Questo caso si inserisce all’interno di un contesto più ampio che ha visto l’esecuzione di ben 182 misure di espulsione nel corso del 2022. Il rimpatrio per motivi di sicurezza riguarda dunque questo cittadino nordafricano, la cui presenza era stata segnalata dai servizi segreti come elemento attivo in un’area di guerra.L’uomo in questione era giunto illegalmente sulle coste sarde nel corso del 2022 e aveva avanzato una richiesta di protezione internazionale, la quale però era stata respinta dalla commissione territoriale di Cagliari per manifesta infondatezza. Tale decisione era stata poi confermata anche a livello giudiziario. Successivamente, l’individuo si era reso irreperibile, ma le forze dell’ordine sono riuscite a rintracciarlo a Torino e procedere al suo arresto.Dopo essere stato detenuto presso il Centro di Permanenza Temporanea (Cpr) di via Corelli a Milano, l’uomo è stato infine espulso con un decreto emesso dal prefetto torinese. Il suo rimpatrio è avvenuto attraverso un volo charter partito dalla frontiera aerea di Palermo. Si tratta quindi di uno dei numerosi casi di espulsione registrati dall’inizio dell’anno fino ad oggi, con ben 21 provvedimenti emanati direttamente dal ministro dell’interno.Questa vicenda sottolinea l’impegno delle autorità nel garantire la sicurezza nazionale e nell’affrontare le sfide legate alla presenza sul territorio italiano di individui potenzialmente pericolosi o coinvolti in contesti bellici. La collaborazione tra le varie istituzioni coinvolte ha permesso l’attuazione tempestiva delle procedure previste dalla legge per tutelare la sicurezza pubblica e prevenire eventuali rischi derivanti da situazioni delicate come quella analizzata.
