Rinaldo Smordoni, icona del cinema italiano, omaggiato con standing ovation a Bologna

Rinaldo Smordoni, figura indimenticabile del cinema italiano, si è spento all’età di 91 anni lasciando un’impronta indelebile nella storia del cinema. Il suo ruolo memorabile nel capolavoro neorealista “Sciuscià” di Vittorio De Sica lo ha reso celebre a livello internazionale, guadagnandosi il primo Oscar italiano e il primo Nastro d’Argento della storia del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani.Nel corso degli anni, Smordoni ha continuato a essere riconosciuto per la sua straordinaria interpretazione nel film, partecipando a documentari e eventi legati alla memoria cinematografica. Nel 2014 è stato protagonista nel documentario “Protagonisti per sempre” di Mimmo Verdesca, selezionato per i Nastri d’Argento e premiato al Giffoni Film Festival. Nel 2016 ha preso parte al docufilm “Sciuscià 70”, sempre diretto da Verdesca.La presentazione del nuovo restauro in 4k di “Sciuscià” al Festival del Cinema Ritrovato nel 2022 è stata l’occasione per il pubblico bolognese di tributare a Smordoni una commovente standing ovation, dimostrando il profondo affetto e la gratitudine nei confronti dell’attore che ha segnato un’epoca nel panorama cinematografico italiano.Nonostante la sua carriera sia stata caratterizzata da altri mestieri come quello di marmista e autista di autobus dell’Atac a Roma per oltre trent’anni, il ricordo dell’interpretazione di Giuseppe in “Sciuscià” è rimasto incancellabile nella memoria di Smordoni. La sua presenza scenica e naturalezza hanno catturato l’attenzione di De Sica fin dall’inizio, tanto da plasmare l’intero film attorno al suo personaggio.L’affidamento del ruolo della madre alla vera madre di Smordoni e la scelta diretta dell’attore per il compagno sul set, Franco Interlenghi, testimoniano la stima e la fiducia riposte in lui dal regista e dalla troupe. Dopo aver recitato anche in altri film come “Caccia all’uomo” (1948) e “11 uomini e un pallone” (1948), Rinaldo Smordoni si ritirò dalle scene lasciando un’impronta indelebile nella storia del cinema italiano.