12 luglio 2024 – 20:46
Il panorama culturale italiano si sta rigenerando in modo sorprendente, con un aumento significativo del pubblico, della partecipazione culturale e dei consumi, che ha portato anche a una ripresa dell’occupazione ai livelli pre-Covid. Il 2023 è stato l’anno della rinascita per il settore culturale, con una crescita costante che ha consolidato i progressi già intravisti nel 2022. Le famiglie italiane stanno investendo sempre di più nella cultura, con un aumento del 10% rispetto all’anno precedente, mentre la partecipazione alle attività culturali fuori casa ha registrato un incremento del 12%, raggiungendo il 35,2%. Secondo il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, l’economia legata alla bellezza avrebbe un valore straordinario di circa 600 miliardi di euro, corrispondente al 29% del PIL nazionale.Federculture ha evidenziato che il settore culturale non solo contribuisce in modo significativo all’economia del Paese ma anche alla creazione di posti di lavoro: nel 2023 l’occupazione nel campo culturale è tornata ai livelli pre-crisi del 2019 con un aumento dell’1,2% rispetto al 2022, soprattutto nelle regioni Centro e Mezzogiorno. I dati positivi si inseriscono in un contesto di crescita turistica: sia i turisti italiani (+3%) che quelli internazionali (+16,4%) hanno registrato un aumento degli arrivi e delle presenze nel corso dell’anno.Il turismo culturale sta vivendo una vera e propria esplosione, con un incremento del 34,5% degli stranieri nelle città d’arte e oltre il 40% in termini di spesa. La cultura rappresenta oltre il 50% del mercato turistico italiano confermando che le risorse culturali sono fondamentali per l’economia turistica nazionale. Tuttavia, nonostante questa crescita generalizzata, gli stanziamenti statali per la cultura stanno subendo una lieve contrazione per gli anni a venire.Nonostante ciò, i finanziamenti rimangono su livelli superiori a quelli pre-Covid e continuano a sostenere il settore culturale fortemente colpito dalla pandemia. Federculture ha sottolineato l’importanza di definire una legge per le Fondazioni di Partecipazione al fine di garantire maggiore chiarezza e sicurezza nell’attività svolta da queste istituzioni culturali. Il presidente Andrea Cancellato ha annunciato l’avvio di un percorso per offrire al legislatore uno schema normativo completo ed equilibrato che tenga conto delle esigenze delle imprese culturali italiane.
