Rinvio udienza preliminare caso corruzione ‘The Stone’ a Cervinia

L’udienza preliminare sul presunto caso di corruzione legato alla realizzazione del condominio ‘The Stone’, alto 30 metri e situato nell’area dell’ex hotel Fosson a Cervinia, è stata rinviata al 9 ottobre prossimo. Le difese dei coinvolti hanno presentato una consulenza tecnica trascrittiva di intercettazioni che occupano oltre 300 pagine, richiedendo alla procura un termine per esaminarle, concessa dal gup Davide Paladino.Tra gli imputati figurano Ezio Colliard, amministratore unico della Vico srl di Hone, suo figlio Tiziano Colliard (difesi dall’avvocato Corrado Bellora) e l’architetto Valerio Cappelletti (assistito dai legali Giorgio Piazzese e Filippo Vaccino), quest’ultimo membro esperto della commissione edilizia del comune di Valtournenche. L’accusa mossa nei loro confronti è di corruzione nell’esercizio delle loro funzioni, mentre alla Vico srl viene contestato un illecito amministrativo, con il comune ai piedi del Cervino come parte offesa.Secondo quanto sostenuto dalla procura di Aosta, i Colliard avrebbero promesso a Cappelletti la somma di 330 mila euro per ottenere il suo parere favorevole all’interno della commissione edilizia e il suo sostegno per la realizzazione del complesso immobiliare. La vicenda ha visto l’arresto temporaneo di Ezio Colliard e Cappelletti da parte della guardia di finanza poco dopo la consegna dell’assegno anticipato, con successivo rilascio su ordine del gip.Inoltre, secondo l’accusa portata avanti dal pm Luca Ceccanti, i Colliard si sarebbero impegnati ad accelerare l’acquisto dei terreni appartenenti a Cappelletti nell’area camper di Cervinia mediante un “sovrapprezzo” a favore dell’architetto per una cifra pari ai 300 mila euro promessi. Tuttavia, la difesa sostiene che tale transazione sia legittima e relativa a un compenso professionale non correlato al progetto The Stone.Nel settembre scorso, il Comune ha respinto la richiesta dei titoli edilizi per l’opera in questione anche sulla base di due pareri legali che hanno evidenziato delle criticità nel progetto che prevedeva un aumento dei volumi rispetto all’ex hotel Fosson in virtù della legge casa.