24 settembre 2024 – 08:45
Il procedimento per la riorganizzazione dell’impianto di depurazione a Volpetta, Chialamberto, nelle Valli di Lanzo, è stato avviato. Secondo la procura di Ivrea, l’impianto era stato costruito in una zona ad alto rischio idrogeologico, vicino al torrente Stura e a un’abitazione. Durante l’udienza preliminare a Ivrea, il direttore generale dell’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale 3 è stato escluso dal processo poiché nel frattempo il reato di abuso d’ufficio per cui era stato incriminato era stato abrogato. Rimangono imputati sei altri soggetti per colpa grave, omissione di atti ufficiali e reati amministrativi: Chiara Manavello e Silvano Iraldo, rispettivamente rappresentanti di Smat e progettisti nonché direttori dei lavori per conto di Smat; l’allora assessore Gabriele Castellini ora sindaco; l’ex sindaco fino al maggio 2023 Adriano Bonad Bottino; l’assessore Alessandra Aimo Bot e il dirigente dell’ufficio tecnico del Comune solo per omissione di atti ufficiali. Secondo l’accusa, il cantiere è stato aperto senza indicare le tempistiche dei lavori né aver effettuato i calcoli strutturali necessari. Una battaglia legale iniziata nel 2019 dai cittadini che hanno protestato contro la realizzazione dell’opera. Si sostiene che tra il 2019 e il 2021 siano state apportate modifiche al piano regolatore troppo vicine alle abitazioni senza convocare la conferenza dei servizi obbligatoria per ottenere l’autorizzazione.