23 dicembre 2024 – 13:45
La sinergia tra diversi attori per la riqualificazione di importanti strutture urbane è un esempio virtuoso da seguire. Marco Nervi, discendente dell’illustre architetto Pier Luigi, sostiene con entusiasmo il progetto chiave del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la Città: la trasformazione del parco del Valentino e della Torino Esposizioni in una moderna biblioteca civica. Dopo anni di trascuratezza, il maestoso complesso progettato dal nonno sta rinascendo: quale valutazione merita questo processo di recupero? Un giudizio lusinghiero. Attraverso la Fondazione PLN Project, siamo da tempo coinvolti nel recupero delle Torino Esposizioni. Abbiamo collaborato con la Getty Foundation fin dalle prime fasi per avviare un piano di conservazione efficace. Prima dell’avvio dei lavori, abbiamo contribuito attivamente alla definizione e alla promozione del progetto di restauro. La riqualificazione di una struttura così importante richiede un approccio metodico e partecipativo per coinvolgere gli attori chiave al momento opportuno. Con le Torino Esposizioni, questo approccio ha dato risultati eccellenti: abbiamo coinvolto la comunità scientifica nella redazione del piano di conservazione, passaggio fondamentale per il successo dell’iniziativa. La Città ha dimostrato impegno nel reperire le risorse necessarie, un aspetto non sempre scontato nelle opere pubbliche. Purtroppo, non tutte le realtà seguono lo stesso esempio positivo. Il caso paradigmatico è il rinnovo dello stadio Franchi a Firenze: una vera sconfitta per noi. Nel 2018 avevamo proposto all’ex sindaco Nardella un piano di conservazione dettagliato per lo stadio, ma purtroppo mancava la volontà politica necessaria a portarlo avanti. Questa scelta si è rivelata un grave errore quando è stato indetto un nuovo concorso: ora il processo di recupero è in stallo e gestito in modo poco efficiente.