19 febbraio 2025 – 06:45
L’autostrada Torino-Savona, nel tratto storico, rappresenta un simbolo di un’epoca passata, progettata con criteri ormai antiquati risalenti agli Anni ’50 e costruita con materiali che si avvicinano alla fine della loro durata utile. La manutenzione non è più sufficiente; sono necessarie vere demolizioni e ricostruzioni dei viadotti. La ToSv si trova al centro di una fervente campagna che chiede la sospensione dei pedaggi fino al completamento dei numerosi cantieri presenti da anni lungo il percorso.L’aumento costante della domanda di mobilità e l’evoluzione del trasporto su gomma stanno accelerando in modo significativo il processo di invecchiamento delle infrastrutture. Questo fenomeno è particolarmente critico sulla tratta in questione, dove si contano ben 364 ponti lunghi più di 6 metri, la maggior parte dei quali progettati ben 70 anni fa e pensati per volumi di traffico e carichi molto diversi da quelli attuali. Oggi i ponti devono far fronte a sollecitazioni notevolmente superiori e diverse rispetto a quelle previste originariamente.È diventato imperativo adeguare questa infrastruttura, giunta al termine del suo ciclo vitale, alle normative più moderne in materia di sicurezza e sostenibilità. È necessario intervenire tempestivamente per garantire la sicurezza degli utenti e assicurare la durabilità dell’autostrada nel tempo. Solo attraverso interventi mirati e consistenti investimenti sarà possibile preservare questo importante collegamento stradale tra due città cruciali come Torino e Savona.La modernizzazione dell’autostrada Torino-Savona non riguarda solo la sua struttura fisica ma anche l’adozione di tecnologie avanzate che possano ottimizzare il flusso del traffico, ridurre l’impatto ambientale e migliorare complessivamente l’esperienza degli automobilisti che la percorrono quotidianamente. È necessario guardare al futuro con progettualità innovativa ed ecologica per garantire un sistema viario efficiente e sostenibile per le generazioni future.