Dopo decenni di attesa, finalmente è arrivato il momento per i familiari delle vittime dell’eccidio di Falzano a Cortona di ricevere un risarcimento simbolico per la terribile tragedia del 1944. Sono passati oltre ottant’anni da quel tragico evento in cui persero la vita ben 17 persone, vittime innocenti delle atrocità naziste. L’importo del risarcimento, pari a 3,7 milioni di euro, rappresenta una piccola forma di giustizia per coloro che hanno subito tanto dolore e ingiustizia.Tuttavia, la burocrazia non perdona neanche in casi così delicati e commoventi. Appena dieci giorni dopo l’annuncio del risarcimento, i familiari si sono visti recapitare una richiesta di pagamento di 113mila euro per la tassa sulla registrazione degli atti giudiziari. Un ulteriore peso finanziario che grava sulle spalle di chi già ha dovuto affrontare una sofferenza immane.L’Agenzia delle entrate ha stabilito un termine stringente entro il quale versare l’importo richiesto: solamente 60 giorni. Questa scadenza mette ulteriormente sotto pressione i familiari delle vittime, costringendoli a fare i conti con questioni economiche in un momento così delicato.Nonostante la speranza suscitata dal risarcimento annunciato, resta l’amara consapevolezza che la vera chiusura di questa ferita storica potrà avvenire solo tra molti mesi o addirittura anni. La lunga attesa per ottenere giustizia e riconoscimento per le vittime dell’eccidio di Falzano a Cortona si protrae ancora, lasciando aperte ferite mai completamente rimarginate nella memoria collettiva.
Risarcimento per l’eccidio di Falzano: burocrazia e dolore per i familiari
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