Dai papiri di Ercolano emerge un nuovo e affascinante capitolo della storia antica: la riscoperta del luogo esatto in cui Platone fu sepolto nell’Accademia ad Atene. Questo luogo sacro si trovava nel giardino riservato al grande filosofo, un’area privata dedicata alla scuola platonica, situata nelle vicinanze del Museion, il santuario consacrato alle Muse. Grazie al lavoro accurato del papirologo Graziano Ranocchia dell’Università di Pisa, che ha presentato i risultati intermedi del progetto di ricerca ‘GreekSchools’ condotto in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche presso la Biblioteca Nazionale di Napoli, possiamo finalmente gettare nuova luce su uno dei misteri più affascinanti dell’antichità. La scoperta di questo sito archeologico rivela dettagli preziosi sulla vita e sulle attività svolte da Platone e dai suoi discepoli all’interno di queste mura cariche di storia e sapienza. La presenza del giardino personale di Platone accanto al Museion rappresenta un simbolo tangibile della profonda connessione tra il pensiero filosofico e l’ispirazione artistica che permeava l’Accademia platonica. Questo ritrovamento apre nuove prospettive per gli studiosi e gli appassionati di filosofia antica, offrendo spunti interessanti per approfondire la comprensione delle idee e dei valori trasmessi da Platone attraverso le generazioni. La valorizzazione di questi reperti archeologici non solo arricchisce il nostro patrimonio culturale, ma ci permette anche di immergerci ancora più profondamente nella ricca tradizione filosofica dell’antica Grecia, scoprendo nuovi tesori nascosti che continuano a ispirare e stimolare la nostra mente moderna alla ricerca della verità e della saggezza.
Riscoperta del luogo di sepoltura di Platone ad Atene: un nuovo capitolo della storia antica
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