04 settembre 2024 – 14:15
Antonio Bellocco, 36 anni, è stato vittima di una violenta rissa tra ultras nerazzurri a Cernusco sul Naviglio, nei pressi di Milano. Prima i colpi di pistola, poi le coltellate: così si è consumata la tragedia che ha portato alla morte di Bellocco, legato al clan di Rosarno e considerato l’erede dell’omonima famiglia ndranghetista basata a Rosarno Reggio Calabria. La lite tra lui e il 49enne Andrea Beretta, storico capo ultras dell’Inter, sarebbe scoppiata all’uscita della palestra Testudo, frequentata da molti ultras della Curva Nord.Bellocco avrebbe sparato con una pistola a Beretta all’interno di una vettura Smart parcheggiata vicino al cortile della palestra. Nonostante fosse stato ferito alla gamba, Beretta avrebbe reagito accoltellando Bellocco alla gola, causandone la morte sul colpo. L’intervento tempestivo dei carabinieri e dei soccorsi non ha potuto salvare la vita di Bellocco.Giulio Bellocco, padre di Antonio e boss storico della famiglia ndranghetista, era deceduto nel gennaio scorso in carcere dove scontava una pena detentiva. Antonio stesso aveva precedenti per reati legati al crimine organizzato e il suo coinvolgimento nel direttivo degli ultras aveva generato tensioni interne che potrebbero aver contribuito allo scoppio della violenta lite.La comunità ultrà è stata scossa da questa tragica vicenda che ha portato alla morte di un uomo e al ferimento dell’altro protagonista dello scontro. Le indagini sono in corso per fare luce sulla dinamica esatta degli eventi e sulle responsabilità coinvolte in questo drammatico episodio che ha gettato ombre su un mondo già segnato dalla violenza e dalle rivalità interne.