16 gennaio 2025 – 17:46
Gilberto Cavallini, condannato all’ergastolo per la strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna, ha fatto ritorno al carcere di Terni in semilibertà. Nonostante la conferma della sua condanna da parte della Cassazione, Cavallini ha scelto di non rilasciare alcun commento in merito alla sentenza. A Terni, il detenuto può godere di alcune ore di libertà ogni giorno, uscendo dal carcere alle 8 del mattino e rientrando alle 22 dopo aver svolto il suo lavoro come contabile. La strage avvenuta a Bologna ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva, causando la morte di 85 persone e ferendone altre 200. La tragedia ha scosso profondamente l’intera nazione, portando con sé dolore e sofferenza per le famiglie delle vittime. Il caso di Cavallini rappresenta uno dei capitoli più oscuri della storia italiana recente, evidenziando la gravità degli atti terroristici che hanno segnato quel periodo. La giustizia ha fatto il suo corso nei confronti dell’ex detenuto, ma il ricordo di quella terribile giornata rimarrà sempre vivo nella memoria collettiva del Paese.
