31 dicembre 2024 – 20:45
Nel corso degli ultimi giorni, ho preso la difficile decisione di presentare le mie dimissioni dal Parlamento, un passo che è stato ratificato dal voto della Camera. Questa separazione dall’incarico politico è pervenuta con una miscela di tristezza e consapevolezza, poiché ho sempre affrontato il mio ruolo di deputato con lo stesso zelo e impegno che ho dedicato alla mia attività imprenditoriale. La mia scelta di entrare in politica è stata motivata dalla volontà di trasformare la mia critica in azione concreta per favorire un cambiamento positivo nella società. Il desiderio ardente era quello di ispirare i giovani italiani a non abbandonare il proprio Paese in cerca di opportunità all’estero, ma piuttosto a ritrovare quell’entusiasmo e quella passione per l creazione che mi hanno spinto ad intraprendere la strada dell’imprenditoria, portando il marchio del Made in Italy ai quattro angoli del mondo.Durante il mio mandato parlamentare, ho cercato costantemente di mettere a disposizione la mia esperienza professionale per affrontare tematiche cruciali per lo sviluppo economico del Paese. Ho proposto leggi, interrogazioni ed emendamenti mirati a potenziare la produttività e la competitività delle imprese italiane: riduzione della pressione fiscale, incentivazione delle esportazioni, miglioramento dei sistemi di agevolazioni e incentivi, semplificazione dell’accesso al credito e alla quotazione in borsa delle imprese. Inoltre, ho lavorato su provvedimenti volti a rafforzare il mercato del lavoro, estendendo l’utilizzo dei buoni lavoro e ottimizzando gli strumenti di cassa integrazione.Il mio impegno si è concentrato anche sulla riduzione della burocrazia, sull’introduzione di leggi più efficaci e sulla diminuzione dei costi della politica. Ho constatato con amarezza quanto sia arduo far accettare le proprie idee quando si proviene da un background non strettamente politico, nonostante siano supportate da una solida esperienza sul campo. È stato altresì evidente come molte personalità della società civile tendano ad essere coinvolti più nei giochi di potere che nell’effettivo lavoro per il bene comune una volta giunti in Parlamento.Ora ritorno alla mia attività imprenditoriale con l’auspicio di tramandarla alle generazioni future affinché possano continuare a offrire opportunità lavorative significative a numerose famiglie italiane.