La situazione nel carcere di Trieste è degenerata in una violenta rivolta, con almeno cinque detenuti trasportati in ambulanza a causa degli scontri avvenuti. Si parla di un vero e proprio assedio da parte di un gruppo di detenuti, mentre le forze dell’ordine hanno dovuto intervenire utilizzando gas lacrimogeni per sedare la sommossa. Purtroppo, alcune persone sono rimaste intossicate a causa del fumo generato dagli arredi e dalle lenzuola dati alle fiamme durante gli scontri.La partecipazione alla rivolta coinvolge circa un centinaio dei 260 detenuti presenti nel carcere Ernesto Mari, un numero significativamente superiore alla capienza prevista di 150 persone. La situazione all’interno della struttura sembra essere giunta a un punto critico, evidenziando le difficoltà legate al sovraffollamento e alle condizioni precarie in cui versano molti istituti penitenziari italiani.È necessario affrontare con urgenza il problema della sovraffollamento carcerario e migliorare le condizioni di detenzione al fine di prevenire episodi simili in futuro e garantire il rispetto dei diritti umani anche all’interno delle carceri.
Rivolta violenta nel carcere di Trieste: detenuti trasportati in ambulanza, situazione critica e sovraffollamento carcerario.
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