L’iniziativa nasce dalle ceneri, da un territorio martoriato e da una comunità desiderosa di ricostruire non solo edifici, ma anche identità e orgoglio.
L’Associazione dei Ristoratori e Albergatori di Amatrice, animata da una volontà di resilienza e dal desiderio di proiettare il borgo reatino in una dimensione globale, ha formalmente avviato le procedure per la proclamazione della Giornata Internazionale dell’Amatriciana.
L’idea, nata nel contesto del prossimo anniversario del devastante sisma del 2016, trascende la mera celebrazione gastronomica per elevarsi a simbolo di italianità, di tradizione e di rinascita.
Il presidente Giovanni Apa, insieme alle vicepresidenti Simona Bucci e Maria Chiara Buffa, sottolinea come l’interesse manifestato sia in crescita, con nuove adesioni che si sommano ai quindici soci fondatori, dimostrando un fermento collettivo volto a promuovere il patrimonio culinario amatriciano.
L’associazione ha instaurato una proficua collaborazione con Slow Food, un’alleanza strategica che ha già portato alla realizzazione di eventi di successo, entrambi sul piano della partecipazione e dell’attenzione mediatica.
Questo sodalizio evidenzia l’ambizione dell’iniziativa: non solo promuovere un piatto, ma veicolare valori di sostenibilità, qualità e rispetto delle radici culturali.
Un elemento cruciale di questa proposta risiede nel riconoscimento “Specialità Tradizionale Garantita” (STG) ottenuto dall’Amatriciana il 6 marzo 2020, un sigillo di autenticità che la affianca ad un ristretto gruppo di prodotti italiani.
È proprio questa data, il 6 marzo, che l’associazione intende consacrare come Giornata Internazionale dell’Amatriciana, un’occasione per celebrare un piatto unico nel suo genere, espressione di una storia secolare.
L’obiettivo non è solo quello di ottenere un riconoscimento formale da parte di organizzazioni internazionali, ma di “istituzionalizzare” una giornata dedicata alla celebrazione dell’Amatriciana in tutto il mondo.
Un’iniziativa che punta a elevare il piatto a icona dell’eccellenza culinaria italiana, veicolando un messaggio di convivialità, di tradizione e di accoglienza.
Il cuore pulsante di questa celebrazione sarà, naturalmente, Amatrice, che ospiterà una serie di eventi dedicati, estendendosi al di là della semplice gastronomia per abbracciare iniziative culturali e di intrattenimento.
Il primo week end successivo al 6 marzo di ogni anno diventerà così un momento di festa e di condivisione, un’occasione per riscoprire le tradizioni locali e per promuovere il territorio nel mondo.
Un gesto di speranza e di ripartenza, che guarda al futuro con ottimismo e con la consapevolezza del valore inestimabile del patrimonio culturale e gastronomico amatriciano.