Il trasferimento del policlinico pediatrico Bambino Gesù presso le strutture dell’ex ospedale Carlo Forlanini rappresenta un’operazione strategica per il sistema sanitario regionale, un progetto complesso che si configura come una risposta concreta alle crescenti esigenze di potenziamento dell’assistenza specialistica infantile nel Lazio.
L’iniziativa, al centro di un confronto costruttivo con la Presidenza del Consiglio, mira a garantire un ambiente ospedaliero all’avanguardia, capace di integrare le eccellenze cliniche del Bambino Gesù con infrastrutture moderne e funzionali.
Il percorso, seppur promettente, richiede una pianificazione meticolosa e valutazioni approfondite, fattori che inevitabilmente influenzano la tempistica complessiva.
Non si tratta semplicemente di una traslocazione, bensì di una riprogettazione completa del modello di cura, che tiene conto delle nuove esigenze dei pazienti, del personale sanitario e della comunità.
L’obiettivo è creare un polo pediatrico di riferimento a livello nazionale e internazionale, in grado di attrarre talenti e di erogare prestazioni di altissimo livello.
Parallelamente, l’amministrazione regionale sta lavorando a una soluzione per il nuovo policlinico Umberto I, un’opera cruciale per la riqualificazione di un’area strategica della città e per l’ampliamento dell’offerta formativa e assistenziale dell’Università La Sapienza.
La proprietà demaniale della struttura costituisce una peculiarità che richiede un approccio negoziale specifico, con l’ipotesi di una permuta come strumento per accelerare la finalizzazione del progetto.
L’esplorazione di questa opzione, in collaborazione con gli uffici competenti, riflette l’impegno a superare gli ostacoli burocratici e a garantire un completamento dell’opera entro l’anno corrente.
La realizzazione del nuovo policlinico e il trasferimento del Bambino Gesù si inseriscono in un quadro più ampio di riforma del sistema sanitario regionale, volto a ottimizzare l’utilizzo delle risorse, a migliorare l’accessibilità alle cure e a promuovere l’innovazione tecnologica.
L’integrazione tra sanità pubblica e privata, la valorizzazione delle competenze locali e la collaborazione con istituzioni di ricerca sono elementi chiave per il successo di questa ambiziosa strategia, che mira a posizionare il Lazio come un modello di eccellenza nel campo della medicina e della ricerca biomedica.
La trasparenza nei processi decisionali e la costante consultazione con i soggetti interessati rappresentano un imperativo etico e un requisito fondamentale per garantire la sostenibilità e l’accettazione sociale di queste importanti iniziative.








