Francesco Valeriano: la famiglia chiede verità e giustizia.

La famiglia Valeriano lancia un appello disperato per la ricerca della verità dietro la tragica scomparsa di Francesco, un uomo di 45 anni la cui esistenza è stata brutalmente interrotta da un evento che solleva interrogativi urgenti sul sistema penitenziario italiano.
Francesco, detenuto a Formia, è deceduto a Tor Vergata, conclusasi dopo un lungo periodo di coma e un percorso riabilitativo segnato da sofferenze incalcolabili, conseguenze dirette di un’aggressione violenta perpetrata all’interno del carcere di Rebibbia.

Al di là del dolore personale e devastante, la famiglia si trova ad affrontare un caso di straordinaria complessità, in cui la necessità di accertare la verità si intreccia con l’esigenza di garantire giustizia e trasparenza.
La gestione sanitaria successiva all’aggressione, definita “frammentata” dalla famiglia, aggiunge ulteriori elementi di preoccupazione e suggerisce possibili carenze nel sistema di assistenza ai detenuti.

Per questo motivo, è stata avviata una raccolta fondi, non come un atto di resa, ma come un’azione proattiva volta a garantire che ogni aspetto della vicenda sia esaminato a fondo.
Le risorse raccolte saranno destinate a coprire costi legali essenziali, commissionare perizie tecniche indipendenti per ricostruire con precisione le dinamiche dell’aggressione, richiedere analisi medico-legali approfondite e raccogliere prove concrete per costruire un dossier completo e inoppugnabile.
La famiglia Valeriano non chiede solo giustizia per Francesco, ma pone l’attenzione su una questione di principio: la tutela dei diritti e della dignità di ogni individuo, anche di coloro che si trovano in stato di detenzione.

L’iniziativa rappresenta un atto di coraggio e di impegno civico, invitando la collettività a unirsi a un percorso di ricerca della verità che non può essere compromesso.

Ogni contributo, anche il più piccolo, si traduce in un passo avanti verso la ricostruzione di un quadro chiaro e definitivo, un atto di riconoscimento della fragilità umana e un monito per un sistema penitenziario più giusto e trasparente.

La causa di Francesco Valeriano è, in ultima analisi, una questione che riguarda l’intera società, un campanello d’allarme che invita a riflettere sulla responsabilità collettiva nei confronti dei più vulnerabili.

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