lunedì 4 Agosto 2025
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Giovani, Santi e Futuro: Un Eredità di Fede e Speranza

Il brusio si attenua, i volti illuminati da una commozione profonda, gli occhi ancora permeati dalle immagini intense che si cristallizzano in ricordi vividi.

La fatica della notte trascorsa in veglia, sotto il manto stellato di Tor Vergata, lascia una traccia di sonnolenza, ma l’eco di un’esperienza collettiva risuona ancora nell’aria.

Il popolo giovane, vibrante e numeroso, che ha animato Roma durante questi giorni indimenticabili, non si disperde nel silenzio.

Papa Leone, con la sua visione, li riconvocherà, proiettandoli verso il futuro con un nuovo appuntamento: la Giornata Mondiale della Gioventù di Seoul, dal 3 all’8 agosto 2027.
Un orizzonte lontano, cinque anni dopo l’evento di Lisbona, quando il suo predecessore, Papa Francesco, aveva impresso una forte eco con il messaggio universale di “todos, todos, todos”.

Ma l’immediatezza del momento presente ci conduce a un altro, significativo seguito delle giornate giubilari: un evento di profonda importanza per la Chiesa che Papa Leone intende plasmare e guidare.
Il 7 settembre, in Piazza San Pietro, si terranno le canonizzazioni di Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati, due figure che emergono come modelli imprescindibili per i giovani del nostro tempo.

Questi due nuovi santi incarnano, a modo loro, le sfide e le aspirazioni della nuova generazione.

Carlo Acutis, il quindicenne lombardo strappato prematuramente da una leucemia fulminante e venerato ad Assisi, appare come una risposta concreta alla complessità del mondo digitale, un universo che tanto affascina e, al contempo, turba i giovani nativi digitali.

Fin dalla tenera età, Carlo ha sapientemente utilizzato le potenzialità del web per creare siti web dedicati alla devozione mariana, trasformando la tecnologia in un mezzo per esprimere la fede e diffondere il messaggio evangelico.

La sua parabola, seppur breve, testimonia la possibilità di integrare la spiritualità e l’innovazione tecnologica, offrendo ai giovani un esempio di come utilizzare gli strumenti del presente per costruire un futuro più umano e spiritualmente ricco.

Anche Pier Giorgio Frassati, lo studente torinese, pur sembrando a prima vista una figura più “sofisticata”, presenta ai giovani una chiave essenziale per orientarsi nel mondo.
Durante un incontro con i ragazzi di Tor Vergata, l’arcivescovo Prevost ha colto nel segno, sottolineando il potere trasformativo dell’amicizia: “L’amicizia può cambiare il mondo, può essere la strada per la pace.

” Citando poi Frassati, ha aggiunto: “Vivere senza fede, non è vivere, ma vivacchiare.
” Queste parole illuminano la profonda convinzione di Frassati, un uomo che ha vissuto la sua fede attraverso la carità, l’impegno sociale e un’autentica ricerca di senso.
La sua vita, un esempio di generosità e dedizione al prossimo, invita i giovani a interrogarsi sul significato della propria esistenza e a trovare la forza di agire per il bene comune.

La canonizzazione di Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati non è solo un riconoscimento della loro santità, ma anche un invito a riscoprire i valori fondamentali che possono guidare i giovani del XXI secolo: la fede, l’amicizia, la carità, l’impegno sociale e la ricerca di un futuro più giusto e fraterno.

Due figure che, a distanza di tempo, continuano a ispirare e a illuminare il cammino delle nuove generazioni.

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