Il fervore del Giubileo, un’esperienza spirituale millenaria, anima Roma da dicembre.
A otto mesi dall’apertura solenne della Porta Santa della Basilica di San Pietro, il flusso ininterrotto di fedeli ha già superato i 24 milioni, una cifra che testimonia la profonda risonanza emotiva e religiosa che l’Anno Santo continua a esercitare a livello globale.
Il dato, fornito dal Dicastero per l’Evangelizzazione, organo centrale responsabile della complessa macchina organizzativa del Giubileo, non è semplicemente un numero, ma una rappresentazione tangibile del desiderio umano di riconciliazione, perdono e rinnovamento spirituale.
Il Giubileo, radicato in antiche tradizioni bibliche e reinterpretato nel corso dei secoli, rappresenta un’occasione straordinaria per i cristiani di tutto il mondo di vivere in modo più intenso la fede.
La Porta Santa, aperta come un varco verso la misericordia divina, simboleggia un percorso di purificazione e di grazia.
Attraversarla, dopo aver compiuto un cammino di penitenza e di fede, consente al fedele di ottenere l’indulgenza plenaria, ovvero la remissione dei peccati e delle relative pene.
Ma il Giubileo non è solo una questione di indulgenze e di ritualità.
È un momento di profonda riflessione personale e comunitaria.
I pellegrini, provenienti da ogni angolo del pianeta – dalle più remote comunità indigene ai centri nevralgici del mondo occidentale – trovano a Roma un terreno fertile per l’incontro con la storia, l’arte e la fede.
Il percorso giubilare si snoda attraverso le basiliche papali, le catacombe, i santuari e i luoghi simbolo della cristianità romana, offrendo una ricca testimonianza della perenne vitalità della Chiesa.
L’impatto economico di un afflusso di tale portata è considerevole.
Il turismo, inevitabilmente, beneficia di questa straordinaria congiuntura, con un aumento significativo delle presenze nei settori alberghieri, della ristorazione e dei trasporti.
Tuttavia, il valore intrinseco del Giubileo trascende di gran lunga le considerazioni puramente economiche.
Si tratta di un’esperienza umana profonda, un’opportunità per riscoprire il significato della fede, della speranza e della carità, e per contribuire, anche attraverso la preghiera e l’azione, alla costruzione di un mondo più giusto e fraterno.
Il Giubileo non è solo un evento temporaneo; è un seme che, piantato nel cuore dei fedeli, continuerà a germogliare per lungo tempo, ispirando gesti di solidarietà, di perdono e di speranza.