Nel cuore spirituale di Santa Rosa, nel monastero che ne custodisce la memoria, si è celebrata una singolare iniziativa: il premio “Il Ciuffo e la Rosa”, giunto alla sua seconda edizione.
Un riconoscimento nato dall’acume del consigliere comunale Marco Ciorba, e promosso dal sodalizio dei facchini, che intende onorare coloro che, pur lontani per necessità lavorative o scelte di vita, mantengono un legame indissolubile con Viterbo, ritornando puntualmente il 3 settembre per assistere al sacro trasporto della macchina.
Il premio, declinato in due prestigiosi metalli – oro e argento – distingue due categorie di viterbesi espatriati.
L’oro è riservato a coloro che hanno trascorso un periodo di tempo più lungo all’estero, testimoniando una distanza geografica significativa, ma una fedeltà inalterata alle proprie radici.
L’argento, invece, premia coloro che si sono trasferiti in altre città italiane, pur mantenendo vivo il sentimento di appartenenza alla comunità viterbese.
La cerimonia, a cui hanno presenziato la sindaca Chiara Frontini, il presidente del consiglio comunale, il presidente del sodalizio dei facchini, il capofaccino, il costruttore della macchina, e le figure artistiche di Michele Telari e Raffaele Ascenzi, ha rappresentato un momento di profonda emozione e senso di appartenenza.
Michele Telari, artista di fama internazionale, ha creato l’opera d’arte in oro, un dipinto ad olio di straordinaria bellezza, arricchito da sbalzi d’oro che esaltano la figura di Santa Rosa.
Raffaele Ascenzi, invece, ha realizzato la miniatura in argento, un dettaglio suggestivo della macchina, raffigurante Santa Rosa in un gesto di devozione, con la mano rivolta al cielo.
L’immagine, carica di simbolismo, cattura l’essenza del legame tra la santa, la comunità e il suo esilio.
L’iniziativa, più che un semplice riconoscimento, si configura come una celebrazione dell’identità viterbese, un ponte tra la comunità locale e i suoi figli lontani.
Il premio “Il Ciuffo e la Rosa” si pone come espressione tangibile di un sentimento profondo, un invito a riscoprire le proprie radici e a condividere la gioia della fede e della tradizione.
I riconoscimenti saranno ufficialmente consegnati ai vincitori poco prima del corteo del 3 settembre, sigillando un momento di festa e condivisione per tutta la comunità viterbese.