giovedì 14 Agosto 2025
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Luogo d’onore: il Generale Luongo saluta i Carabinieri di Roma

Al termine di una giornata istituzionale densa, trascorsa nel tessuto socio-economico del Piemonte, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Luongo, ha scelto di concludere la sua visita con un gesto simbolico, un momento di incontro e condivisione che va ben oltre la formalità del protocollo.

Ha voluto visitare la caserma di Tor Tre Teste, sede del Nucleo Radiomobile di Roma, per salutare i militari pronti a presidiare la Capitale, a rispondere alle sue urgenze e a garantire la sicurezza dei suoi abitanti.
Questo non è stato un semplice atto di cortesia, bensì una dichiarazione di profonda gratitudine e un riconoscimento tangibile dell’impegno costante e spesso silenzioso che questi uomini dedicavano alla tutela del Paese.
Il Generale Luongo ha espresso come quel luogo, la caserma, evocasse ricordi preziosi, testimonianze di una storia condivisa e di un senso del dovere che si tramanda di generazione in generazione.

Osservare quella squadra, pronta a fronteggiare ogni tipo di emergenza, ha rappresentato per lui una riaffermazione dei valori fondanti dell’Arma: il coraggio di affrontare il pericolo, la disciplina che guida ogni azione, l’onore che ispira il comportamento, e soprattutto la vicinanza alla popolazione, la capacità di essere presenti, ascoltare e proteggere.

L’episodio recente del salvataggio di un giovane straniero nelle acque del Tevere, opera di due Carabinieri del Radiomobile, ha cristallizzato questo spirito di dedizione.

Un atto di straordinaria umanità, un esempio di altruismo che trascende il semplice dovere, un coraggio che si manifesta nell’affrontare situazioni estreme, superando ogni barriera con la sola forza della volontà di proteggere.

Questo gesto, da semplice racconto, si è trasformato in una realtà concreta, palpabile, che rafforza l’immagine dell’Arma come istituzione al servizio del bene comune.
Il Generale Luongo, con questo segno di affetto e vicinanza, ha voluto onorare ogni militare, senza distinzione di grado, che quotidianamente incarna i valori più nobili dell’Arma, mettendo le proprie competenze e il proprio coraggio al servizio della collettività.
Ogni intervento, ogni azione di soccorso, ogni presenza sul territorio contribuisce a consolidare la fiducia dei cittadini nelle Istituzioni e a rafforzare il legame tra l’Arma e la comunità che serve.

“Io mi considero un Carabiniere tra i Carabinieri,” ha affermato il Generale, sottolineando l’importanza di sentirsi parte di un’unica grande famiglia, unita da uno spirito indomito e da un profondo senso di appartenenza.

Il grado, il ruolo, la responsabilità, rappresentano un elemento di differenziazione formale, ma non devono mai scalfire quel legame profondo, quella consapevolezza di condividere una missione comune: quella di proteggere, servire e difendere i cittadini italiani.
“Grazie,” ha concluso, “per quello che fate per i cittadini!” – un ringraziamento sentito, che risuona come un’eco di orgoglio e di riconoscenza per un impegno costante e silenzioso, per una dedizione che non conosce limiti.

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