Il Natale a Roma, quest’anno, si veste di tradizioni e significati profondi, con tre doni preziosi provenienti da diverse regioni del mondo e d’Italia che arricchiranno il cuore del Vaticano e di Piazza San Pietro.
Oltre ai simboli consolidati, si percepisce un filo conduttore di messaggio di speranza, fede e attenzione alla vita, incarnato in opere d’arte che trascendono la mera decorazione per divenire testimonianze di spiritualità e impegno sociale.
Il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano ha scelto di accogliere un presepe unico, offerto dal Costa Rica, intitolato “Nacimiento Gaudium”.
L’artista Paula Sáenz Soto ha concepito quest’opera per celebrare non solo il mistero dell’incarnazione, ma anche per sollevare una riflessione sulla sacralità della vita umana fin dal suo concepimento.
La rappresentazione non si limita alla tradizionale scena della Natività, ma si proietta in una narrazione più ampia, che include la Madonna prima del parto e poi, successivamente, in adorazione del Bambino Gesù.
Un dettaglio commovente e significativo è l’uso di 28.000 nastri di raso, ognuno a rappresentare una vita salvata grazie all’azione di associazioni che si dedicano alla difesa della vita.
Questa scelta artistica eleva il presepe a simbolo tangibile di un impegno concreto per la protezione dei più vulnerabili.
Parallelamente, la diocesi di Nocera Inferiore-Sarno ha offerto un presepe che intende portare a Roma i colori, le storie e la spiritualità del territorio campano.
L’allestimento, collocato in Piazza San Pietro, è una finestra aperta sulla ricchezza culturale e religiosa della zona nocerina.
L’opera reinterpreta la Natività in chiave locale, integrando elementi architettonici e figure esemplari che ne definiscono l’identità.
Si possono riconoscere richiami al Battistero Paleocristiano di Nocera Superiore, la suggestiva fontana Helvius di Sant’Egidio del Monte Albino e le tipiche abitazioni con cortili, tipici del paesaggio agro-nocerino.
Un pastore, ispirato al Servo di Dio don Enrico Smaldone, figura di riferimento per la comunità, e un quadro raffigurante la Vergine delle Tre Corone di Sarno, testimoniano l’impegno spirituale e sociale della popolazione locale.
La presenza di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, ritratto mentre suona il clavicembalo e intona “Tu scendi dalle stelle” accompagnato da due bambini, evoca la profonda devozione mariana che caratterizza la zona.
Un elemento caratteristico è rappresentato dalla pastorella che offre prodotti tipici del territorio, come verdura, carciofi, noci, cipollotto nocerino, pomodoro San Marzano e corbarino, un omaggio alla fertilità della terra e alla generosità del popolo.
A completare il quadro natalizio, la provincia autonoma di Bolzano offrirà un imponente abete rosso, alto circa 27 metri, che verrà eretto in Piazza San Pietro.
Un simbolo di forza e di bellezza naturale, proveniente da un territorio ricco di tradizioni e di paesaggi alpini mozzafiato, frutto della collaborazione tra i comuni di Lagundo e Ultimo.
In sintesi, il Natale a Roma quest’anno si configura come un’esperienza multisensoriale, un viaggio alla scoperta di culture, tradizioni e valori universali, un invito alla riflessione sulla vita, sulla fede e sulla speranza.