sabato 2 Agosto 2025
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Ponza, sequestro di droga: un chilo di cocaina e ingegno criminale

Nel cuore del Mediterraneo, l’isola di Ponza, gioiello di biodiversità e meta estiva ambita, è stata teatro di un significativo sequestro di droga ad opera dei militari della Tenenza della Guardia di Finanza.

L’operazione ha portato al recupero di quasi un chilo di cocaina, suddivisa in quindici panetti accuratamente confezionati all’interno di una busta impermeabile, un dispositivo progettato per resistere alle sollecitazioni ambientali marine.
L’ingegnosità criminale si è manifestata non solo nella confezione, ma anche nella meticolosa zavorra utilizzata per favorire l’affondamento della droga.

Chiavi da meccanico e un martello, oggetti apparentemente comuni, sono stati impiegati per ancorare il pacco ai fondali, in un tentativo di eludere i controlli sempre più intensi delle forze dell’ordine.
Questa tecnica, che rivela una crescente sofisticazione nell’organizzazione criminale, suggerisce una risposta diretta all’incremento delle attività di sorveglianza, potenziate anche dall’impiego di unità cinofile specializzate, provenienti dal gruppo di Formia.
Le attività di queste unità hanno recentemente portato alla segnalazione di sette individui, di età compresa tra i 17 e i 35 anni, alle Prefetture di Roma e Latina per detenzione di stupefacenti a fini personali.
In un caso, un soggetto è stato deferito alla Procura di Cassino con l’accusa di detenzione illecita per spaccio, con il conseguente sequestro di oltre quaranta grammi di diverse sostanze – cocaina, hashish e marijuana – a testimonianza di un contesto di microcriminalità più ampio e interconnesso.

L’ingente quantità di droga sequestrata, se immessa sul mercato, avrebbe potuto generare un profitto stimato tra i 400.000 e i 500.000 euro, derivante dalla vendita di circa 5.000 dosi, valutate tra gli 80 e i 100 euro l’una.
Questo dato evidenzia la potenziale gravità del traffico illecito e l’impatto economico che potrebbe avere sulla comunità locale.
L’ipotesi più accreditata, attualmente al vaglio degli investigatori, è che si tratti di un carico abbandonato in mare da un corriere, in attesa di essere recuperato in un momento opportuno, presumibilmente per rifornire il mercato locale, particolarmente florido durante la stagione estiva, a causa dell’afflusso turistico.

La droga è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria e le indagini proseguono a ritmo serrato, con l’obiettivo di identificare i responsabili e smantellare l’intera filiera criminale che opera nell’area, mirando a proteggere la sicurezza e la tranquillità dei cittadini e a preservare l’integrità di questo angolo di paradiso.

La vigilanza costante e la collaborazione tra le diverse forze dell’ordine si rivelano elementi cruciali nella lotta contro il narcotraffico e nella tutela del territorio.

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