Roma, il Segreto dei Bambinelli Miracolosi

Roma, scrigno di fede e memoria, riscopre un tesoro spirituale: i Bambinelli miracolosi.

Piccole effigi di Gesù Bambino, disseminate nelle chiese della città, incarnano una devozione popolare millenaria, alimentata da storie di guarigioni, grazie e miracoli.

Un fenomeno che la giornalista e travel blogger Sara Alessandrini esplora a fondo nel suo nuovo libro, “Bambinelli miracolosi”, un’opera che trascende la semplice guida turistica per divenire un viaggio emozionante nel cuore della fede romana.

Il libro non è solo un catalogo di immagini sacre, ma una narrazione avvincente che svela le storie che si celano dietro ogni Bambinello, un percorso attraverso secoli di fede popolare e tradizioni secolari.
Alessandrini ci conduce alla scoperta di luoghi spesso trascurati dai classici itinerari turistici, rivelando la ricchezza nascosta del tessuto religioso romano.

Il viaggio inizia con il Bambinello più celebre, custodito nella Basilica di Santa Maria in Ara Coeli, affettuosamente soprannominato “’er pupo de Roma”.

Qui, l’atmosfera è carica di significato: ex voto, disegni infantili, messaggi di speranza e richieste di intercessione testimoniano la profonda devozione dei romani.
La basilica, un gioiello architettonico nel cuore della città, custodisce un segreto storico affascinante: nel 1412, la sua facciata venne ornata dal primo orologio pubblico di Roma, un’innovazione tecnologica e sociale voluta dalla Chiesa e mantenuta grazie alla cura dei “moderatores horologii”, funzionari papali.

L’orologio, successivamente trasferito sulla Torre del Palazzo Senatorio, continua imperterrito a scandire il tempo di Roma da sei secoli, un simbolo della continuità e della resilienza della città.

L’itinerario prosegue alla scoperta di altri Bambinelli significativi: quello di San Gaetano Thiene nella Basilica di Sant’Andrea della Valle, un esempio di arte barocca e spiritualità; il Bambinello di San Salvatore in Onda, un luogo intimo e suggestivo, un rifugio dal caos cittadino; quello di Santa Lucia del Gonfalone, un’oasi di pace e bellezza; e infine il Bambinello di Padre Pio a San Salvatore in Lauro, testimonianza di una fede intensa e profonda.
Alessandrini, con la sua scrittura appassionata, sottolinea un concetto fondamentale: Roma non può essere compresa appieno senza considerare il suo profondo legame con la religione.
La città eterna, senza le sue chiese maestose, le edicole votive che punteggiano le vie, le opere architettoniche volute dai pontefici, perderebbe la sua anima, la sua identità più autentica.
Il libro è un invito a riscoprire questa dimensione spirituale, a immergersi in una Roma che va oltre i monumenti e le attrazioni turistiche, per abbracciare una città intrisa di fede, storia e tradizione.
L’autrice ci offre una prospettiva inedita, un omaggio a una devozione popolare che continua a vivere nel cuore di Roma, un tesoro da proteggere e da tramandare alle future generazioni.

La presentazione del libro, prevista per domani 14 dicembre alle ore 18 presso la Sagrestia della Basilica di Sant’Andrea della Valle, si preannuncia un evento imperdibile per tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza di questa affascinante realtà religiosa romana.

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