L’indagine sulla tragica scoperta dei due corpi, una donna e una bambina, avvenuta nel parco di Villa Pamphili a Roma, si concentra ora su due ipotesi primarie: la nazionalità ucraina e quella russa, come possibili origini della donna deceduta. Le autorità giudiziarie, guidate dalla Procura, stanno mettendo in campo risorse significative per ricostruire il percorso migratorio della donna, un elemento cruciale per comprendere la dinamica degli eventi e identificare eventuali reti di supporto o collegamenti criminali.L’attenzione è rivolta a Rexal Ford, cittadino americano di 46 anni, arrestato a Skiathos e sospettato di essere responsabile della morte della neonata. Il mandato di arresto europeo lo accusa di omicidio volontario aggravato, commesso attraverso soffocamento, e di occultamento di cadavere. L’ulteriore aggravante legata al rapporto di filiazione con la vittima potrà essere formalizzata solo dopo l’analisi del DNA, un processo che si preannuncia delicato e potenzialmente lungo.La procedura di estradizione verso l’Italia rappresenta un nodo complesso. Gli inquirenti stimano un lasso di tempo di almeno venti giorni, ma tale tempistica potrebbe prolungarsi sensibilmente – fino a due mesi – qualora Ford contestasse l’estradizione e preferisse essere processato negli Stati Uniti, sfruttando le protezioni offerte dal sistema giudiziario americano. Immediatamente, Ford dovrà affrontare un giudizio in Grecia, dove è attualmente detenuto nella città di Volos.La facciata di produttore cinematografico eretta da Ford a Roma cela una realtà ancora da chiarire completamente. Un precedente fermo, avvenuto due giorni prima della macabra scoperta, aveva visto la bambina indossare una tutina rosa, esattamente come quella rinvenuta in un cassonetto. Un dettaglio apparentemente banale che potrebbe rivelarsi un indizio significativo.Le indagini patrimoniali sono in pieno svolgimento, con un’analisi minuziosa dei conti bancari e delle transazioni finanziarie effettuate tramite carta di credito. Questo percorso investigativo è fondamentale per verificare la presunta permanenza di Ford e della donna a Malta, un possibile trampolino di lancio verso l’Italia. La verifica dei movimenti finanziari potrebbe inoltre svelare la provenienza dei fondi utilizzati per il sostentamento e la copertura delle spese durante il loro soggiorno in Europa.Il caso solleva interrogativi sulla gestione dei flussi migratori irregolari e sulla vulnerabilità di individui in situazione di precarietà, spesso sfruttati e isolati. La ricostruzione del passato della donna e dei suoi contatti rappresenta una priorità assoluta per le autorità, nel tentativo di gettare luce su una vicenda dai contorni ancora oscuri e dalle implicazioni potenzialmente ampie. L’indagine si avvia ora verso una fase critica, che richiederà collaborazione internazionale e competenze specialistiche per ricostruire la verità e assicurare alla giustizia i responsabili di questa tragedia.
Roma, Villa Pamphili: Indagini su madre e figlia, sospettato arrestato
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