mercoledì 15 Ottobre 2025
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Rome

Vandalismo su Pamela: nuova ferita al ricordo, la madre disperata.

L’ombra di un gesto vile si è nuovamente posata su Piazza Re di Roma, offrendo una nuova, dolorosa ferita al ricordo di Pamela Mastropietro.

Lo striscione commemorativo, eretto con cura e affetto, è stato strappato con deliberata brutalità, la panchina dedicata, simbolo tangibile di una presenza strappata troppo presto, è stata vandalizzata, i fiori, messaggeri silenziosi di speranza e ricordo, sono stati dispersi con sconsideratezza.

Un atto di profonda mancanza di rispetto, un’offesa all’umanità stessa.
Alessandra Verni, madre di Pamela, testimonia con un’amarezza palpabile, un esaurimento emotivo che si accumula con ogni nuova ferita inflitta al ricordo della figlia.

La profonda stanchezza che traspare dalle sue parole non è solo quella di una madre che ha subito un dolore indicibile, ma anche quella di una donna che lotta instancabilmente per la giustizia, per dare voce a chi non ce l’ha, per costruire un futuro in cui simili tragedie non si ripetano.

Questo atto vandalico non è un gesto isolato, ma una manifestazione di una cultura dell’indifferenza e della superficialità che, purtroppo, permea la società.

Ogni graffio sulla panchina, ogni petalo disperso, rappresenta un colpo alla ricerca della verità, alla lotta per la dignità umana, alla speranza di una società più giusta e compassionevole.

Ma Alessandra Verni non si arrende.
La sua determinazione è un faro nella notte, un esempio di resilienza e di coraggio.
Sa che la memoria di Pamela, e di tutte le vittime di violenza, è un’arma potente, capace di smuovere coscienze e di generare un cambiamento profondo.

Non si lascerà intimidire da gesti di violenza gratuita, né dalla reticenza di chi preferirebbe voltare lo sguardo.
La memoria non è un optional, ma un dovere morale, un impegno a non dimenticare, a non accettare l’ingiustizia, a educare le nuove generazioni al rispetto e alla tolleranza.
È imperativo che la collettività si mobiliti, che le voci si levino in un coro di indignazione e di speranza.

La consapevolezza si costruisce con il dialogo, la sensibilizzazione con l’azione, il cambiamento con l’impegno costante.
Non possiamo permettere che l’indifferenza, come un’erba infestante, soffochi la luce della memoria e la speranza di un futuro migliore.

La memoria di Pamela, e di tutte le vittime, deve continuare a brillare, illuminando il cammino verso una società più giusta e umana.

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