sabato 2 Agosto 2025
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West Nile: Impennata di casi nel Lazio, 73 conferme nel 2025.

Il Lazio sta affrontando un’impennata di casi di infezione da virus West Nile, con un bilancio che, a metà 2025, conta 73 conferme diagnostiche, un numero significativo che segnala una persistente circolazione del virus nell’ecosistema regionale.
Le nuove rilevazioni, dodici in totale, si concentrano prevalentemente nella provincia di Latina, interessando centri abitati come Aprilia, Cisterna di Latina, la città di Latina, Pontinia, Sezze e Sonnino.
La distribuzione geografica dei casi riflette probabilmente la presenza di foci di zanzare, vettore principale del virus, in queste aree.
Le manifestazioni cliniche dell’infezione presentano una varietà di gravità: nove dei nuovi casi si sono presentati con sintomatologia febbrile, indicativa di una forma più lieve della malattia, mentre tre hanno sviluppato la sindrome neurologica, una complicanza potenzialmente più seria che coinvolge il sistema nervoso centrale.

La diagnosi definitiva è stata confermata dalle analisi virologiche condotte presso il laboratorio dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani, un centro di riferimento per la diagnostica di patologie infettive complesse.
Il quadro complessivo delle infezioni rilevate nel 2025, con i 73 casi complessivi, mostra una ripartizione geografica più ampia: 69 casi sono sotto la supervisione della ASL di Latina, che testimonia la concentrazione del problema in quell’area, mentre due casi sono monitorati dalla ASL Roma 6 e un caso dalla ASL di Frosinone.
Un caso, in particolare, è stato registrato al di fuori dei confini regionali, nella provincia di Caserta, suggerendo una potenziale traslazione del virus attraverso i flussi migratori di persone o merci.
L’impatto sulla popolazione colpita è evidente dai dati relativi alla gestione clinica dei pazienti.

Attualmente, 19 individui sono ricoverati in reparti ospedalieri ordinari, mentre 6 sono stati dimessi dopo un decorso positivo.
Un numero consistente di pazienti, ben 41, segue un percorso di cura domiciliare, sotto stretto controllo medico.

Purtroppo, la gravità della situazione è sottolineata anche dalla presenza di 4 pazienti in terapia intensiva e da 3 decessi, eventi tragici che rimarcano la necessità di un monitoraggio costante e di interventi mirati per la prevenzione e la gestione delle infezioni.

La situazione richiede un’analisi approfondita dei fattori ambientali e comportamentali che favoriscono la trasmissione del virus, unitamente a strategie di controllo delle zanzare e campagne di sensibilizzazione rivolte alla popolazione.

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