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Filarmonica: Musica, Resilienza e Celebrazioni a Verona

Settembre dell’Accademia Filarmonica: un Viaggio Musicale tra Echi del Passato e Prospettive FutureIl Teatro Filarmonico di Verona si appresta ad accogliere l’attesissima edizione numero 34 del Festival internazionale di Musica dell’Accademia Filarmonica scaligera, un crogiolo di eccellenze orchestrali e solistiche che si dispiegherà dal 7 settembre al 1° ottobre.

Quest’anno, il Festival si configura come un omaggio alla resilienza e alla continuità culturale, celebrando sia il ventennale del sodalizio tra Sir Antonio Pappano e la London Symphony Orchestra, che il cinquantenario della riapertura del teatro veronese, un simbolo di rinascita dopo le ferite della Seconda Guerra Mondiale.

L’apertura del Festival vedrà Sir Antonio Pappano, figura di spicco nel panorama musicale contemporaneo, guidare la London Symphony Orchestra in un programma carico di significato.

In onore del cinquantesimo anniversario della scomparsa di Dmitrij Šostakovič, risuonerà la sua potente e tormentata Sinfonia n.

9, affiancata dal lirico e virtuosistico Concerto per pianoforte e orchestra n.

2 di Chopin, interpretato dal giovane talento Seon-Jin Cho, e conclusa dall’iconica Quinta Sinfonia di Beethoven, un pilastro del repertorio romantico.
Sir Pappano, direttore emerito dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dopo un’appassionante percorso di diciotto anni, incarna una rara combinazione di rigore accademico, carisma artistico e profonda umanità, elementi che lo hanno reso uno dei direttori più apprezzati e influenti del nostro tempo.
La sua eredità musicale si intreccia con la sua identità multiculturale: nato in Inghilterra da genitori emigrati dalla Campania e formatosi negli Stati Uniti, è stato riconosciuto con prestigiosi onori da entrambe le nazioni.
Il programma del Festival si sviluppa poi attraverso un percorso che abbraccia i grandi capoluoghi della musica occidentale, da Johann Sebastian Bach a Wolfgang Amadeus Mozart, con un focus particolare sul XIX secolo, periodo di fervore creativo che ha visto fiorire talenti come Felix Mendelssohn, Johannes Brahms e, naturalmente, Ludwig van Beethoven.

La Dresdner Philharmonie, sotto la guida del direttore russo naturalizzato finlandese Dima Slobodeniouk, affiancherà il pianista Boris Giltburg, mentre la Budapest Festival Orchestra, diretta dal suo fondatore Iván Fischer e con il virtuosismo del violinista Guy Braunstein, offrirà un’esperienza sonora intensa e coinvolgente.
La The Constellation Choir e Orchestra, nata sotto la direzione di John Eliot Gardiner, farà il suo debutto italiano, promettendo un’interpretazione originale e illuminante del repertorio vocale e orchestrale.

Infine, la Deutsche Kammerphilharmonie Bremen, diretta da Riccardo Minasi e con la presenza della giovane e brillante Beatrice Rana al pianoforte, concluderà il Festival con un programma che celebra la genialità di Carlo Maria von Weber, Beethoven e Johannes Brahms.

La riapertura del Teatro Filarmonico nel 1974, frutto della volontà degli accademici, rappresenta un capitolo significativo nella storia della città di Verona e testimonia l’impegno costante dell’Accademia Filarmonica nella salvaguardia del patrimonio culturale italiano.

La sua ricostruzione, cinquanta anni dopo la devastazione causata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, è un potente simbolo di speranza e rinascita, a distanza di quasi due secoli dall’incendio del 1749 che aveva precedentemente colpito l’edificio progettato da Francesco Galli Bibiena.

Il Festival, dunque, non è solo un evento musicale di altissimo livello, ma anche una celebrazione della resilienza, dell’arte e della capacità umana di ricostruire e di creare bellezza anche dopo le più grandi tragedie.
La più antica accademia musicale d’Europa, presieduta oggi da Luigi Tuppini, continua a incarnare un’istituzione vitale per la diffusione della cultura e della musica a livello globale.

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