L’Eredità di Ennio Flaiano: Cartografie di Roma tra Satira, Cinema e Giornalismo CulturaleL’Ordine dei Giornalisti del Lazio, in sinergia con la Presidenza di Guido D’Ubaldo e la Direzione Generale Biblioteche e diritto d’autore del Ministero della Cultura, inaugura il 17 luglio 2025, presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, un nuovo corso di formazione per giornalisti culturali dedicato a una figura imprescindibile del panorama intellettuale italiano: Ennio Flaiano.
L’iniziativa, parte di un ciclo di incontri formativi avviato nel 2023 e che ha già portato il dibattito culturale in luoghi iconici della memoria collettiva, intende dissezionare l’eco persistente dell’opera di Flaiano, interrogandosi sul suo impatto duraturo nel plasmare il modo in cui Roma viene percepita e raccontata.
Ennio Flaiano, nato a Pescara nel 1910 e approdato a Roma nel 1922, fu molto più di un semplice cronista.
Fu un acuto osservatore, un demolitore di convenzioni, un artista capace di distillare l’essenza della città eterna in pennellate sarcastiche e visionarie.
La sua carriera, costellata di collaborazioni prestigiose con testate come *Il Mondo di Pannunzio*, *Corriere della Sera*, *L’Europeo* e *L’Espresso*, lo vide spaziare dal giornalismo letterario alla critica teatrale e cinematografica, fino alla scrittura sceneggiatura per alcuni dei più significativi film del dopoguerra, in affiancamento a maestri come Federico Fellini.
Il suo romanzo unico, *Tempo di uccidere*, insignito del Premio Strega nel 1947, e opere successive come *Una e una notte*, *Il gioco e il massacro* e *Le ombre bianche*, offrono uno sguardo disincantato e originale sulla società italiana del suo tempo, costellato da un umorismo amaro e una profonda riflessione sulla condizione umana.
L’influenza di Flaiano si estende ben oltre la letteratura.
*Un marziano a Roma*, testo teatrale che ha contribuito a definire l’immaginario romano, continua a rappresentare un punto di riferimento per chiunque voglia cogliere la complessità e le contraddizioni della capitale.
A testimonianza del suo valore, la città natale, Pescara, gli rende omaggio annualmente con il Premio Flaiano, un riconoscimento di prestigio che celebra l’eccellenza in diversi ambiti dell’arte e della cultura.
Il corso di formazione si propone di analizzare come l’abilità di Flaiano nel mescolare ironia, satira e osservazione acuta abbia influenzato generazioni di giornalisti e scrittori.
Si intende esaminare la sua capacità di decostruire i luoghi comuni, di smascherare le ipocrisie e di restituire un ritratto vivido e a tratti provocatorio della Roma del dopoguerra, confrontandolo con le modalità di racconto della città nell’era contemporanea.
Dopo i saluti istituzionali del Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio Guido D’Ubaldo e del Direttore della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma Stefano Campagnolo, si susseguiranno interventi di figure di spicco del panorama culturale italiano: lo sceneggiatore e regista Enrico Vanzina, i giornalisti Fabio Isman (Il Messaggero) e Paolo Conti (Corriere della Sera), l’ex sindaco di Roma Francesco Rutelli, la giornalista Tiberia De Matteis (Il Tempo), il regista Fabrizio Corallo, autore del documentario *Ennio Flaiano – Straniero in patria*, e il direttore Luca Telese (Il Centro).
A moderare il dibattito, la giornalista Lorenza Fruci, curatrice dell’iniziativa, che guiderà i partecipanti in un’esplorazione approfondita dell’opera flaianiana, ponendo l’accento sulle sue implicazioni per la pratica giornalistica contemporanea e per la comprensione della cultura romana.
Il corso si configura quindi come un’occasione unica per interrogarsi sul lascito intellettuale di un autore poliedrico e per riflettere sull’evoluzione del giornalismo culturale alla luce del suo esempio.