Inizia un nuovo capitolo per il cinema italiano con l’avvio delle riprese di “La casa in fiamme”, un progetto ambizioso firmato dalla regia tandem Giuseppe G.
Stasi e Giancarlo Fontana.
Il film, frutto della penna di Renato Sannio e Giuseppe G.
Stasi, promette un’esplorazione intensa e ironica delle dinamiche familiari, con un cast di grande spessore artistico che include Margherita Buy, Fabrizio Bentivoglio, Barbara Chichiarelli, Antonio Bannò, Anita Caprioli, Arianna Di Claudio e Francesco Di Leva.
La produzione, un crocevia di competenze e passioni, vede la partecipazione di tre realtà significative: Wildside, il rinomato polo creativo del gruppo Fremantle, Eliofilm, con la sua solida tradizione cinematografica, e PiperFilm, che garantirà la distribuzione sul territorio nazionale.
A supervisionare il complesso processo produttivo, Sonia Rovai per Wildside, Ariens Damsi per Eliofilm, e Massimiliano Orfei, Luisa Borella e Davide Novelli per PiperFilm, quest’ultima incaricata anche della gestione delle vendite internazionali tramite PiperPlay.
Il film si propone di scavare a fondo nelle complessità di una famiglia apparentemente ordinaria, riunita per affrontare una decisione cruciale: la vendita della villa che un tempo rappresentava il cuore pulsante del loro legame.
Questa formalità, tuttavia, si rivela un detonatore che rimette a galla rancori sopiti, ferite emotive non rimarginate e verità scomode, cristallizzate nel tempo.
Il pretesto della vendita si trasforma così in un catalizzatore per un’inattesa e dolorosa resa dei conti.
“La casa in fiamme” non si limita a rappresentare una famiglia disfunzionale; ne indaga le contraddizioni intrinseche, le fragilità nascoste dietro una facciata di apparente normalità.
Attraverso una narrazione che oscilla abilmente tra tragedia e commedia, il film svela le dinamiche interpersonali, i silenzi assordanti e le inconfessabili aspirazioni dei suoi protagonisti.
L’ironia, elemento chiave del racconto, serve a stemperare la drammaticità degli eventi, offrendo al contempo uno sguardo lucido e compassionevole sulle debolezze umane.
Le riprese, che si protrarranno per circa sei settimane, si divideranno tra le suggestioni paesaggistiche della Calabria, grazie alla collaborazione con la Fondazione Calabria Film Commission, e gli ambienti urbani di Roma.
Questa scelta scenografica non è casuale: riflette la dicotomia tra la nostalgia per un passato idealizzato e la realtà, spesso cruda, del presente.
“La casa in fiamme” si preannuncia un’opera cinematografica capace di emozionare, far riflettere e, forse, risvegliare una speranza di redenzione e riconciliazione, in un mondo sempre più incline alla frammentazione e alla perdita di significato.