Roma Arte in Nuvola si configura come un ecosistema culturale pulsante, un crocevia dove il mercato dell’arte contemporanea dialoga con l’istituzione e la creatività si dispiega in forme inedite.
Giunta alla sua quinta edizione, l’evento, ideato da Alessandro Nicosia, non è semplicemente una fiera, ma una celebrazione dell’arte in tutte le sue declinazioni, un’esperienza immersiva che coinvolge un pubblico eterogeneo, dalle figure più autorevoli del panorama artistico a un pubblico di appassionati.
L’Eur, cornice dell’iniziativa, si trasforma in un palcoscenico per un’ampia gamma di espressioni artistiche.
Oltre 140 espositori provenienti da tutto il mondo offrono un panorama diversificato, che spazia dalle opere delle avanguardie storiche alle più recenti tendenze contemporanee.
L’evento si distingue per la sua capacità di integrare realtà affermate e gallerie emergenti, favorendo un vivace scambio di idee e prospettive.
Roma Arte in Nuvola ambisce a essere un catalizzatore per la scena artistica italiana, promuovendo un dialogo costruttivo tra artisti, curatori, galleristi e istituzioni culturali.
L’edizione 2025 si consolida come piattaforma di accesso e visibilità, sostenendo i giovani talenti e rafforzando il legame tra arte e territorio.
Tre mostre dedicate a figure emblematiche come Gino Marotta, Mario Airò e Fabrizio Clerici arricchiscono ulteriormente il programma, offrendo approfondimenti su percorsi artistici significativi.
La fotografia, elemento imprescindibile del linguaggio contemporaneo, trova spazio con la collettiva “Immagini Impossibili”, che esplora i confini tra realtà e finzione.
Il prestigioso ruolo di Paese ospite è assegnato alla Repubblica di Corea, che presenta “Fever State”, una mostra che celebra il talento di sei giovani artisti coreani, portando alla ribalta nuove prospettive e sensibilità artistiche.
La partecipazione del Ministero della Cultura testimonia l’impegno istituzionale a sostegno dell’arte contemporanea italiana e alla valorizzazione dei giovani artisti.
In un’ottica di apertura e contaminazione, musei di rilevanza nazionale, come il MAXXI, contribuiscono con opere significative, come la scultura in gesso di Giulio Paolini e un’installazione luminosa di Mario Airò, testimoniando l’importanza di un dialogo costante tra le istituzioni culturali.
L’evento si configura quindi come un vero e proprio laboratorio culturale, dove performance, talk e incontri creano un ambiente stimolante e favoriscono la crescita della scena artistica italiana.








