Un viaggio immersivo nel cuore pulsante dell’antica Roma, tra le ombre degli ipogei dell’Anfiteatro Flavio, rivela i segreti di un pubblico immenso, un fiume umano di oltre cinquantamila spettatori che riempivano le gradinate della cavea.
Questa nuova sezione museale, inaugurata dal Parco Archeologico del Colosseo, offre una prospettiva inedita, complementare all’allestimento permanente del 2023 dedicato ai gladiatori, completando il progetto di riqualificazione museografica dei sotterranei.
Lontano dall’immagine di un pubblico passivo, emerge la vivace realtà di intere giornate trascorse in attesa degli spettacoli imperiali.
Un crogiolo di attività quotidiane, spesso marginali, si svolgeva tra un combattimento e l’altro: cure del corpo, giochi d’azzardo, l’eccitazione delle scommesse, e persino il rilascio di frustrazioni attraverso maledizioni incise su tavolette plumbee, testimonianze impalpabili di rivalità e superstizioni.
L’esposizione non si limita a una mera elencazione di oggetti, ma ne ricostruisce il significato.
Spilloni, pettini, aghi da cucito, spolette, stuzzicadenti – frammenti di vita quotidiana, abbandonati tra le gradinate e i corridoi, diventano finestre aperte sulle abitudini e le mode dell’epoca.
Dadi, pedine, monete – tangibili simboli del divertimento e dell’economia che pulsava all’interno del monumento.
Ma il fulcro dell’esperienza è la macchina scenica, un complesso sistema ingegneristico di cui molti ignorano l’esistenza.
Elevatori nascosti, capaci di sollevare uomini e animali verso l’arena, risuonano come un’eco di potenza e innovazione tecnologica.
La gestione di fauna selvatica per le venationes, le cacce spettacolari, rivela una logistica imponente e una visione dell’intrattenimento profondamente diversa dalla nostra.
La nuova sezione, parte di un ambizioso progetto di riallestimento complessivo del Colosseo, mira a trasformare il monumento in un museo diffuso, distribuendo i punti di approfondimento storico e culturale lungo il percorso di visita, mitigando la pressione turistica e offrendo un’esperienza più coinvolgente.
Un elemento cruciale è rappresentato dalle recenti indagini archeologiche, coordinate dal Parco a partire dal 2022, che hanno portato alla luce una stratigrafia di ben settantatré metri, svelando una straordinaria quantità di reperti: resti di animali e piante, anfore frantumate, lampade ad olio, monete, oggetti di uso quotidiano, tutti depositati nel corso dei secoli, creando un archivio materiale inestimabile.
Questo ritrovamento offre una prospettiva inedita sulla vita del Colosseo, ben oltre gli eventi più clamorosi.
Alfonsina Russo, direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, sottolinea l’importanza di un aggiornamento continuo degli allestimenti, in linea con le nuove ricerche e gli studi specialistici, per offrire al pubblico sempre nuove interpretazioni e prospettive sul monumento, consolidando il Colosseo come un luogo di scoperta e di riflessione sulla storia e la cultura dell’antica Roma.