Il sipario si è abbassato su una delle serate più trionfali nella storia del Caracalla Festival, consacrando *West Side Story* di Leonard Bernstein come un evento capace di catalizzare un’energia scenica e un’attenzione di massa straordinarie.
La performance conclusiva, guidata dalla maestria registica di Damiano Michieletto e dalla direzione musicale di Michele Mariotti, ha generato un incasso complessivo di 258.
791 euro, stabilendo un nuovo record per uno spettacolo teatrale nell’arena romana, e ha visto la vendita di ben 4.
554 biglietti, un dato che ingloba anche il pubblico precedentemente escluso dalla recita interrotta a causa delle avverse condizioni meteorologiche.
Questo successo, oltre a testimoniare la perdurante attualità e l’universalità del capolavoro di Bernstein – un’opera che fonde musica, danza, e dramma sociale con un’intensità senza tempo – sottolinea la capacità del Caracalla Festival di attrarre un pubblico ampio e diversificato, desideroso di fruire di esperienze culturali di elevato profilo in un contesto suggestivo e unico al mondo.
La scelta di Caracalla come palcoscenico amplifica l’impatto emotivo delle opere, evocando un senso di storia e di grandiosità che si fonde con la vivacità dello spettacolo.
Il Festival non si ferma qui, anzi, prosegue il suo ricco programma fino al 7 agosto, proponendo un calendario denso di appuntamenti di eccellenza artistica.
Il 19 luglio si aprirà il sipario sulla celebre *La traviata* di Verdi, mentre il giorno successivo, il 20 luglio, la Basilica di Massenzio accoglierà l’esecuzione de *Il Don Giovanni* di Mozart, due pilastri del repertorio operistico che promettono di emozionare il pubblico.
Particolarmente significativa è l’inclusione de *Le Sacre du printemps* di Pina Bausch, un’opera rivoluzionaria che celebra il suo cinquantesimo anniversario con una rappresentazione inedita per il panorama italiano.
L’Opera di Roma, sotto la direzione artistica di Eleonora Abbagnato, si appresta a interpretare quest’opera iconica, offrendo una prospettiva nuova e originale, arricchita dalla sensibilità e dalla tradizione della danza italiana.
L’evento sarà affiancato da *Bolero* di Béjart e *Within the Golden Hour* di Wheeldon, formando un trittico che esplora le molteplici sfaccettature della danza contemporanea, offrendo al pubblico un’immersione completa nel linguaggio espressivo e innovativo di tre maestri indiscusse.
La programmazione del Caracalla Festival si configura dunque come un percorso attraverso i grandi classici e le sperimentazioni più audaci, un omaggio alla creatività umana e un invito a esplorare le infinite possibilità dell’arte.