La stagione calcistica si apre con un segnale inequivocabile: la Roma di Gian Piero Gasperini irrompe sul rettangolo di gioco con una performance travolgente.
La prima prova amichevole, contro un Trastevere orgoglioso ma nettamente inferiore, si conclude con un risultato umiliante: 14-0.
Un verdetto che trascende la semplice vittoria, rivelando le prime, concrete indicazioni del nuovo corso tecnico e la disparità di forze tra due realtà calcistiche distanti.
L’incontro, disputatosi nel contesto della prima settimana di ritiro, ha offerto a Gasperini l’opportunità di valutare la condizione fisica e tecnica dei suoi nuovi giocatori e di impostare le prime linee guida tattiche.
Il primo tempo, dominato dai giallorossi, ha visto protagonisti Baldanzi, Dybala e Rensch, autori rispettivamente di un gol e di una doppietta.
Oltre alla freddezza sotto porta, la squadra ha espresso una manovra fluida e un pressing efficace, soffocando le velleità offensive avversarie.
La ripresa non ha visto alcun rallentamento nell’intensità del gioco.
Anzi, l’ulteriore arrotondamento del punteggio, grazie alle doppie di Mannini ed El Shaarawy e ai gol di Cristante, Angelino Hermoso, Kumbulla, Romano e Cherubini, ha sottolineato la netta superiorità giallorossa.
Questo diluvio di reti, ben oltre l’aspettativa, non è solo una questione di talento individuale, ma anche il risultato di un’organizzazione di gioco ben definita e di una forte coesione di squadra.
L’assenza di alcuni elementi chiave, come Dovbyk e Salah Eddine, costretti a fermarsi per acciacchi muscolari, e del lungodegente Pellegrini, ha contribuito a ruotare il gruppo e a dare spazio a giovani promesse che hanno risposto con grinta e determinazione.
La debacle del Trastevere, pur dolorosa, rappresenta un banco di prova significativo per la Roma, offrendo l’occasione di analizzare gli aspetti positivi, individuare eventuali margini di miglioramento e cementare ulteriormente la fiducia reciproca.
Il risultato finale, al di là dell’entità numerica, è un monito: la stagione che si apre promette ambizioni concrete, ma richiede impegno costante e una continua evoluzione.