L’entusiasmo traspare dalle prime parole di Wesley, il giovane talento brasiliano sbarcato a Roma per affrontare una nuova, imperiosa sfida calcistica.
L’arrivo nella capitale è stato accolto da una manifestazione di affetto inaspettata, una testimonianza tangibile della passione giallorossa che lo ha travolto fin dalle prime ore.
“La risposta dei tifosi è stata straordinaria,” ha dichiarato il giocatore, emozionato dalla presenza di centinaia di persone ad accoglierlo nelle prime luci dell’alba.
“È un onore sentirsi così benvenuto in un club così prestigioso.
“Oltre all’impatto emotivo, Wesley ha espresso un’ambizione chiara e ben definita: ambire al massimo livello europeo.
La vittoria dell’Europa League rappresenta un obiettivo concreto, ma lo sguardo è puntato anche alla conquista della Champions League, un traguardo che definirebbe la sua esperienza romana come un vero e proprio successo.
Il centro sportivo, descritto come un ambiente all’avanguardia, accende ulteriormente la sua determinazione.
La prospettiva di calcare i campi dell’Olimpico, teatro di leggende e di battaglie epiche, lo galvanizza.
“L’Olimpico è un tempio,” ha affermato con rispetto, “e sono desideroso di onorarlo con il mio impegno.
“Un elemento significativo dell’intervista è stata la menzione di Gian Piero Gasperini, figura chiave nella sua carriera.
Già espresso interesse per Wesley durante la sua esperienza all’Atalanta, Gasperini rappresenta un punto di riferimento tecnico e tattico.
“Conosce il mio gioco,” ha spiegato Wesley, sottolineando il suo approccio offensivo e la predilezione per il possesso palla.
“Il suo approccio è fondamentale per esaltare il mio potenziale.
“La consapevolezza dei margini di miglioramento è un altro tratto distintivo del giovane brasiliano.
Pur consapevole delle sue qualità, Wesley si mostra umile e determinato a lavorare sodo per crescere in tutti gli aspetti del gioco.
La sua versatilità tattica, la capacità di interpretare diversi moduli, dal 4-3-3 al più moderno 3-4-3, lo rende un elemento prezioso per l’allenatore.
Non si limita a un mero contributo offensivo; è fermamente convinto che la fase difensiva sia inscindibile dal successo.
“Un attacco efficace nasce da una difesa solida,” ha affermato, evidenziando la sua visione olistica del calcio.
L’addio al Brasile non è stato facile, ma è stato alimentato da un sogno profondo: giocare in Europa e mettersi alla prova in un campionato di alto livello.
Ora, inserito in un contesto calcistico stimolante come la Roma, Wesley sente una responsabilità enorme.
Il suo impegno va oltre il semplice desiderio di successo sportivo; è un atto d’amore per la sua famiglia, un modo per offrire loro un futuro migliore.
“Ho fatto la scelta giusta,” ha concluso con un sorriso.
“Non cambierei nulla di questa esperienza.
“