giovedì, 22 Maggio 2025
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La vita e l’influenza di Anna Magnani tra storia e cinema

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Anna Magnani: un film per immergersi nella sua vita e nei suoi personaggiNelle sale italiane da giugno, il nuovo film di Monica Guerritore che racconta la vita di Anna Magnani e la sua influenza sulla cultura popolare. “E’ una pellicola che va oltre la biografia della diva, è un percorso esistenziale che ci fa riflettere sul ruolo delle donne nella nostra storia”. Queste le parole di Monica Guerritore, regista del film.La ripresa delle scansioni ha avuto inizio a Roma lo scorso 23 aprile e durerà sei settimane. Il progetto è una produzione a quattro mani tra LuminaMGR e Rai Cinema con Masi Film e Coevolution che si uniscono ad esso attraverso Dino Trappetti per Sartoria Tirelli e Dea Film.La scelta di Monica Guerritore come interprete e regista del film è stata determinata da una profonda considerazione per Anna Magnani, non solo figura iconica del cinema italiano ma anche simbolo della forza femminile. “Noi donne siamo la chiave dell’evoluzione umana” afferma Monica Guerritore “e dobbiamo ricordare le donne che ci hanno preceduto e continuano ad essere presenti nella nostra vita quotidiana”.Il cast del film è composto da molti volti noti del cinema italiano, tra cui Tommaso Ragno, protagonista di Vermiglio di Maura Delpero, in concorrenza ai David di Donatello come miglior attore protagonista. “Ragno è il nostro Roberto Rossellini” aggiunge Monica Guerritore, e sottolinea come il film sia una raccolta di donne che ci hanno preceduto e continuano ad essere presenti nella nostra vita quotidiana.Il progetto che ha impegnato la regista per tre anni è stato accolto con grande entusiasmo dal pubblico. Tra il 2023 e il 2024, i conferenze-spettacolo dedicati al film hanno riempito le piazze di tutta Italia. E nel maggio scorso, Monica Guerritore ha letto la sceneggiatura del suo film a Parigi davanti ad una folla accorsa dall’intera Europa.Il film su Anna Magnani sarà presentato in anteprima il prossimo 9 maggio all’Istituto Italiano di Cultura diretto da Antonio Calbi con una lettura pubblica della sceneggiatura che ha visto la revisione del giornalista Andrea Purgatori nel 2023.Il film si divide tra un documentario e un racconto di formazione intrecciati in modo originale, facendo rivivere le figure delle donne per tutte le donne. “Da donna a donna” il filo conduttore della storia che ripercorre l’intera vita di Anna Magnani dalla nascita fino alla scomparsa. E il protagonista del film, la giovane Carol Levi che accompagna Anna in questo percorso esistenziale.L’opera si apre con un affresco del passato, con la descrizione della famiglia originaria di Anna, i Doria e le sue zie, tra cui l’amorevole “zia Gineva”. E attraverso le pagine storiche del cinema italiano che ha visto protagonista Anna Magnani, tornano a farsi strada figure femminili del passato, come lo zia Lina con la sua presunta “schiavitù” o Anna Coccò, il modello delle sue prime apparizioni cinematografiche. Ma è proprio questo il punto debole della pellicola che sembra non avere una trama coerente. “Sì, ma c’è chi dice di sì e chi dice di no”. Il film cerca di ricomporre le pagine del passato attraverso la storia di Anna Magnani e ci riesce ma non senza un po’ di confusione.Tra i dialoghi si evidenziano anche delle incongruenze. Ecco, ad esempio, quando alla domanda “Era una strega?” risponde: “Ah! Sì, no! Io non dico mai che sono una strega!” Il film inoltre cerca di dimostrare come Anna Magnani abbia aperto le porte al cinema femminile italiano. A questo proposito è interessante notare come l’attrice sia sempre stata molto attenta alla propria immagine e alle sue trasformazioni tra scena e vita, con una particolare enfasi sul rapporto col figlio Pia.Tuttavia non mancano le incongruenze anche a questo proposito. Ecco ad esempio: “Ehi, ma Pia! Ma che fai? Io sono la nonna Anna” dice Anna Magnani al nipote durante un colloquio in cui spiega come abbia scelto di essere una donna fuori dagli schemi e di averne ricavato una figura iconica.La pellicola, che si conclude con l’invito rivolto alla giovane Carol: “Tu sei la mia erede!” non manca comunque di affascinare per il racconto emozionante del passato, della storia italiana, e delle figure femminili.Nonostante le sue incoerenze e incongruenze, il film è un percorso umano interessante che ci mostra come la nostra identità sia fatta di molte donne.

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