05 agosto 2024 – 07:40
Il figlio del generale libico Khalifa Haftar, Saddam Haftar, è stato oggetto di notizie diffuse dai media libici riguardo alla presunta chiusura del giacimento petrolifero di Sharara, gestito dalla compagnia spagnola Repsol. Tuttavia, fonti non meglio precisate citate dal “Libya Observer” sembrano confermare questa decisione. Secondo quanto riportato dalla tv Al Ahrar, tale sviluppo sarebbe stato scatenato dal presunto mandato d’arresto emesso nei confronti di Saddam Haftar al suo ritorno in Libia dall’Italia. È importante sottolineare che attualmente non esiste un mandato di arresto effettivo nei confronti di Saddam, ma solamente un avvertimento da parte delle autorità europee per il suo coinvolgimento in attività illecite legate al contrabbando d’armi.La situazione si fa sempre più intricata quando si scopre che i figli di Haftar hanno frequentato l’Italia e che il fratello Khaled ha partecipato a una cerimonia sportiva a Roma. Nel frattempo, tensioni geopolitiche crescono nel Medio Oriente con l’Iran pronto ad attaccare e Israele in allerta, portando la popolazione a prepararsi con scorte di viveri e bunker.Mentre Saddam Haftar viaggia in Italia tra controlli e identificazioni superficiali ai confini, il giacimento petrolifero di Sharara viene parzialmente chiuso da uomini armati affiliati al Comando generale dell’autoproclamato esercito nazionale libico Enl del generale Khalifa Haftar. Anche se fonti dell’intelligence mettono in dubbio l’ordine attribuito a Saddam, si ipotizza che la notizia potrebbe essere stata diffusa per influenzare i rapporti tra l’Italia e Haftar.Il giacimento di Sharara è gestito da una joint venture internazionale composta da importanti società petrolifere come la spagnola Repsol, la francese Total, l’austriaca Omv e la norvegese Statoil. Con una produzione giornaliera stimata intorno ai 270 mila barili di greggio al giorno, rappresenta uno dei principali pilastri dell’economia petrolifera della Libia membro dell’Opec.
