11 ottobre 2024 – 04:20
Salerano Canavese, un piccolo gioiello nascosto a soli 2,7 km dalla stazione di Ivrea, incanta chiunque decida di avventurarsi tra le sue viuzze tranquille e accoglienti. Con meno di cinquecento abitanti, questo comune sembra sfidare le regole della gestione amministrativa tradizionale, dimostrando che la dimensione non è sempre il metro di giudizio per la qualità della vita comunitaria.Le case ristrutturate e le testimonianze del passato si fondono armoniosamente in un paesaggio pittoresco: muretti di pietra che raccontano storie antiche, piante rigogliose che adornano balconi di legno e ciottolati dall’antico fascino. Il Gruppo Comunale della Protezione Civile, ospitato in una colorata casetta in via Sclopis 7, sembra uscito da un’illustrazione fiabesca di Luzzati.Mentre passeggiavo per le strade silenziose di Salerano, un gentiluomo mi confidò che la pace del luogo poteva trasformarsi in malinconia, quasi come se l’eccessiva tranquillità potesse diventare un peso insopportabile. “Qui non c’è più niente”, concluse con una certa amarezza nel tono.Attratto da una luminosa insegna sulla via Cavour, decisi di fare tappa alla Vineria Caino, dove l’Erbaluce libero prometteva esperienze sensoriali indimenticabili. Il signor Attilio mi accolse con calore e presto mi ritrovai a gustare un sorprendente Erbaluce Memento San Martin. Con entusiasmo contagioso, mi parlò dei Giovani Vignaioli Canavesani: ventitré aziende vitivinicole locali unite da una passione comune per il territorio e la tradizione vinicola.Il Caino era adornato da manifesti delle edizioni passate del Rewine Canavese e dalle gigantografie delle varie etichette dei GVC. La sciarpa con lo slogan “Erbaluce libero” e la lavagna con il menu sospesa al soffitto conferivano al locale un’atmosfera vivace e dinamica, contrariamente all’apparente quiete del paese.In quel momento capii che Salerano Canavese nascondeva tesori nascosti sotto la sua facciata apparentemente placida: una comunità dinamica e creativa pronta a sorprendere chiunque si avventuri tra le sue stradine tortuose.