Sant’Antonio a Pont: benedizione in piazza dei mezzi e degli animali, ma senza priori

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Per scongiurare che una manifestazione “storica” del paese si perdesse la festa di Sant’Antonio si è svolta anche senza i priori. Margherita Barsimi, storica ed ex priora:”Dovremmo, come ex priori, organizzare una mostra o qualcosa di simile per ridestare l’attenzione su una manifestazione che rischia di scomparire”.

In piazza IV novembre, proprio di fronte al ponte romano che sfoggia appeso il Diavolo simbolo chiave del Carnevale, Don Claudio Perruchon, parroco del paese, ha benedetto tutti, mezzi (trattori agricoli e l’immancabile mastodontico carro dei vigili del fuoco volontari, oltre alla vettura dei vigili urbani) e animali di tutte le taglie, dai cavalli ai cagnolini e molossi, come ad esempio quello del presidente della pro loco, Battista Enrietti. “Quest’anno – ha esordito don Claudio – abbiamo 4 priore donne, e dall’anno prossimo questo ruolo sarà ricoperto soltanto da donne”. La battuta, ironica, lasciava sottointendere le difficoltà che si riscontrano ad organizzare la manifestazione e che l’edizione di quest’anno è stata “salvata” da Margherita Barsimi, Martine Peretto, Angela Clerin e Tania Gianino, prestatesi alla distribuzione del pane benedetto alla popolazione. Immancabile la sempre gradita banda musicale di Pont Saint Martin che partita da piazza Primo Maggio (dove era in corso la distribuzione della zuppa di cavoli da parte dell’Insula delle Panterae) ha sfilato per la centrale via Emile Chanoux sotto la direzione del Mastro Walter Chenuil. Un appuntamento, quello con la Festa di Sant’Antonio Abate, che purtroppo rischia di scomparire rompendo la tradizione. La vulcanica Margherita Barsimi lancia un’idea: ” Forse come ex priori dovremmo ritrovarci, magari organizzare una mostra fotografica sull’evento, per rilanciarlo e ridestare interesse tra la popolazione”.

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