L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha multato Eni Plenitude con una cifra di 6.419.631 euro a causa delle chiamate promozionali effettuate senza il consenso degli interessati o indirizzate a numeri registrati nel Registro delle opposizioni, noncheeacute; per l’assenza di controlli sui contratti acquisiti attraverso contatti illeciti. Questa sanzione rappresenta un chiaro messaggio riguardo alla necessità di rispettare la privacy e i diritti degli utenti, sottolineando l’importanza di ottenere il consenso esplicito prima di intraprendere azioni di marketing diretto. In un contesto in cui la tutela dei dati personali è sempre più cruciale, le imprese devono adottare misure rigorose per garantire il rispetto delle normative sulla privacy e evitare violazioni che potrebbero compromettere la fiducia dei consumatori. La decisione dell’Autorità Garante dimostra che le violazioni in materia di privacy non saranno tollerate e che le aziende devono essere responsabili delle proprie azioni, garantendo la trasparenza e il rispetto della normativa vigente. In un’epoca in cui la digitalizzazione ha reso i dati personali un bene prezioso, è fondamentale che le organizzazioni operino nel pieno rispetto della privacy e adottino pratiche etiche nell’utilizzo delle informazioni personali dei cittadini.
Sanzione milionaria per Eni Plenitude: violazioni privacy non tollerate
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