02 gennaio 2025 – 13:27
Una giovane scalatrice si è presentata all’ospedale Parini di Aosta per affrontare un caso complesso di congelamento avanzato, riuscendo a evitare l’amputazione delle dita dei piedi. Nonostante le prospettive negative date in altri ospedali del Nord Italia, grazie alle cure ricevute presso la struttura sanitaria aostana, la paziente ha potuto preservare le sue estremità. Esperta alpinista, durante un’impresa sulla parete Nord del Cervino in Svizzera lo scorso 9 novembre, con temperature intorno ai -20 gradi, ha subito un grave congelamento alle prime tre dita di entrambi i piedi. Il reparto di Chirurgia vascolare guidato dal dottor Flavio Peinetti e l’ambulatorio di Medicina di montagna sotto la direzione del dottor Guido Giardini hanno lavorato insieme per garantire alla paziente un trattamento adeguato e avanzato.Il dottor Davide Piccolo, specialista in chirurgia vascolare, ha sottolineato che nonostante fossero trascorsi ben 19 giorni dal congelamento (un periodo molto lungo per intervenire efficacemente), grazie alla pronta valutazione della situazione clinica della paziente è stato possibile evitare l’amputazione. La giovane è stata immediatamente ricoverata e sottoposta a terapie innovative con prostanoidi endovena e ibuprofene, dimostrando una notevole tolleranza anche ad alti dosaggi.L’evoluzione positiva del quadro clinico ha portato a un costante miglioramento della condizione della paziente che dopo sette giorni di ricovero è stata dimessa senza alcuna necessità di amputazione. Neanche parzialmente i suoi tessuti hanno richiesto interventi drastici. Grazie alle cure tempestive e mirate ricevute presso l’ospedale Parini di Aosta, la giovane alpinista è tornata completamente guarita alla sua vita attiva e alla sua passione per la montagna.