19 dicembre 2024 – 06:45
L’allevatore Luciano Mobiglia di Crissolo, coinvolto in un caso di corruzione legato alle elezioni regionali, è attualmente sotto indagine da parte della Procura di Cuneo. La sua confessione spontanea rilasciata durante un’intervista a La Stampa ha portato alla luce una vicenda intricata che coinvolge anche Elisa Tarasco e Gabriele Genre, entrambi sospesi dal partito Fratelli d’Italia. L’accusa di corruzione elettorale nei confronti di Tarasco proviene da Kanti Fadelli, residente nella valle Po, la quale sostiene che la candidata abbia consegnato a lei una busta contenente buoni benzina del valore di 100 euro emessi dalla ditta del marito. Fadelli ha prontamente consegnato il materiale al sindaco di Crissolo Fabrizio Re, che ha informato immediatamente la Procura di Cuneo. Le indagini hanno portato all’incriminazione di Tarasco e Genre per il reato previsto dal Testo unico delle leggi sulla composizione degli organi dell’Amministrazione comunale. Secondo quanto stabilito dalla legge, sia chi offre vantaggi agli elettori per ottenere il voto sia chi li accetta sono passibili di reclusione da sei mesi a tre anni. Nel caso specifico di Mobiglia, gli inquirenti ritengono che abbia accettato denaro in cambio della promessa di voto, configurando così il reato di corruzione. Dopo aver reso pubblica la sua versione dei fatti su un quotidiano locale, Mobiglia ha confermato le stesse informazioni ai carabinieri: prima delle elezioni, Gabriele Genre gli avrebbe dato 50 euro chiedendo il suo sostegno e offrendogli un passaggio al seggio elettorale nel giorno del voto.