Scandalo nel Val d’Aosta: l’assessore Marzi lascia i cittadini nel dubbio sulla procedura d’appalto parziale per il nuovo ospedale Parini.

La notizia diffusa dall’assessore Marzi lascia gli abitanti dell’Aosta nel dubbio e nella confusione, poiché la prossima settimana sarà pubblicato il bando di gara per i lavori del nuovo ospedale Parini. Nonostante l’ufficialità della decisione, è già stato diffuso oggi sulle Gazzette Ufficiali europea e italiana il documento che autorizza la procedura d’appalto parziale della fase 3. Ciò risulta particolarmente preoccupante per quanto riguarda i costi di esecuzione ed elaborazione del progetto, che sono aumentati considerevolmente anche rispetto alla precedente fase.La situazione assume un aspetto ancora più critico quando si considera che non è ancora chiaro se il progetto complessivo potrà essere completato e in cosa consistono i tempi necessari per l’esecuzione dei lavori, con i relativi costi sostenuti. Inoltre, è da notare come questa gara sia stata lanciata proprio ad sei mesi dal voto che dovrebbe insediare un nuovo governo regionale. Si potrebbe dunque ipotizzare che le scelte prese in considerazione possano essere irreversibili per chi sarà eletto, con l’obiettivo di evitare eventuali critiche e opposizioni.Il gruppo politico Fratelli d’Italia Valle d’Aosta si è già espresso su questa questione affermando che si tratta di un’incredibile situazione in cui viene data corso ad una gara per l’esecuzione parziale dei lavori, i cui costi sostenuti sono lievitati a livelli sbalorditivi. Non solo ciò ha impatto sulle finanze pubbliche ma è anche oggettivamente impreciso nel dar conto alle popolazioni delle conseguenze future di tale scelta.Inoltre, si ritiene inopportuno intraprendere un processo del genere nella situazione di totale incertezza attuale. Si chiede quindi ai responsabili dell’ufficio competente che siano rese pubbliche le informazioni relative a un’analisi comparativa aggiornata rispetto alle precedenti, nonché evidenza dei costi di progettazione e esecuzione per fasi 4 e 5, derivanti dagli studi di fattibilità tecnico-economica. Ciò è ritenuto fondamentale prima che si proceda a dare corso alla gara.