05 febbraio 2025 – 11:49
La procura di Aosta ha avviato un’indagine riguardante il caso del radiologo Gianluca Fanelli, il quale ha confessato di aver sottoposto la propria gatta ferita a una Tac e al drenaggio di un pneumotorace presso l’ospedale Parini di Aosta, dove ricopre il ruolo di responsabile della struttura semplice di Radiologia. È stata l’azienda Usl della Valle d’Aosta stessa a segnalare i fatti alle autorità competenti. La vicenda ha destato scalpore e sollevato diverse questioni etiche e morali riguardanti il trattamento degli animali da parte degli esseri umani, nonché la condotta professionale dei medici nei confronti dei pazienti non umani. L’episodio ha portato alla ribalta il delicato equilibrio tra la cura degli animali e le esigenze della medicina umana, mettendo in discussione i confini tra l’etica veterinaria e quella medica. Inoltre, ha sollevato dubbi sulla correttezza delle pratiche mediche adottate dal radiologo Fanelli e sulla sua idoneità a svolgere determinate procedure diagnostiche su soggetti non umani. La comunità scientifica e veterinaria si è mobilitata per approfondire il caso e valutare le possibili conseguenze sul benessere degli animali coinvolti. La storia del radiologo e della sua gatta ferita ha suscitato un ampio dibattito sull’etica nella pratica medica veterinaria, spingendo ad una riflessione critica sulle responsabilità professionali dei medici nei confronti degli animali domestici e sul rispetto dovuto a tutte le forme di vita presenti nel nostro ambiente.