16 luglio 2024 – 20:50
Dieci operatori sanitari sono stati arrestati a Roma con l’accusa di violenza costante e inaudita, oltre che derisione, nei confronti dei pazienti a loro affidati. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno eseguito un’ordinanza di arresti domiciliari emessa dal gip del Tribunale di Roma, coinvolgendo cinque operatori gravemente indiziati di tortura e altri cinque per maltrattamenti. Uno degli indagati è anche accusato di violenza sessuale per aver palpeggiato un paziente. Le indagini sono partite da una denuncia presentata dai vertici della Croce Rossa capitolina dopo aver notato segni evidenti di percosse su un paziente. Gli operatori sociosanitari, attivi presso il Centro di Educazione Motoria Cem gestito dalla Croce Rossa Italiana, avrebbero inflitto ripetute violenze a due pazienti affetti da gravi patologie psicofisiche. Le attività investigative condotte dai carabinieri specializzati nel trattamento dei reati contro le vittime vulnerabili hanno raccolto prove significative di colpevolezza degli indagati e confermato i maltrattamenti subiti dai pazienti ricoverati nella struttura sanitaria. Le modalità crudeli e disumane adottate dagli operatori sono state definite una “galleria degli orrori” dal pubblico ministero, poiché non solo hanno perpetrato violenze fisiche ma hanno anche umiliato le vittime con parole sprezzanti, sottolineando i loro deficit mentali attraverso derisione.