28 ottobre 2024 – 08:45
Durante le ore notturne, i quartieri della movida si presentano come un labirinto di strade tutte simili tra loro. Nei vari locali, persino gli spazi all’aperto sembrano identici uno all’altro, soprattutto quando sono deserti. È come se la notte avvolgesse tutto nel suo buio profondo. E in mezzo a queste tenebre, si può trovare una scena agghiacciante: due forse tre uomini che stanno violentando una donna indifesa, paralizzata e immobilizzata, circondata da un branco di spacciatori che da trafficanti di droga si trasformano anche in stupratori.La notte del 17 ottobre dell’anno scorso, una operatrice socio-sanitaria si trovava in uno dei locali situati nel cuore del quadrilatero della vita notturna – tra via Nizza, corso Vittorio Emanuele, corso Raffaello e il parco del Valentino. In quella serata fatale, la donna ha stretto amicizia con due individui provenienti dall’Africa subsahariana, ma non è riuscita a identificarne con precisione l’origine esatta: potrebbero essere nigeriani, senegalesi o maliani. Questi individui le hanno proposto di seguirli per divertirsi e cercare un po’ di cocaina.Tuttavia, al mattino presto la donna ha deciso di denunciare immediatamente quanto accaduto agli agenti della Polfer di Porta Nuova. La sua testimonianza ha portato alla luce una vicenda terribile che mette in evidenza gli abusi e le violenze che possono verificarsi durante le ore più buie della notte. La società deve essere pronta a combattere queste forme di violenza e ad offrire sostegno alle vittime che ne sono state colpite.