24 gennaio 2024 – 20:12
Il primo sciopero nazionale dei mezzi pubblici dell’anno ha causato diversi disagi nelle città di tutta la Penisola, dal Nord al Sud, a causa della riduzione delle corse di bus, tram e metro. Durante lo stop di 24 ore, il servizio è stato garantito solo nelle fasce orarie previste dalla legge: dall’inizio del servizio diurno alle 8.30 e dalle 17 alle 20.La protesta è stata proclamata dai sindacati di base Cobas Lavoro Privato, Cub Trasporti, Usb, Adl, Sgb, Associazioni lavoratori Cobas e Orsa. Queste organizzazioni sindacali rivendicano per gli autoferrotranvieri aumenti salariali “dignitosi”, con un salario minimo di 10 euro all’ora. Inoltre, chiedono una riduzione dell’orario di lavoro da 39 a 35 ore settimanali e maggiori tutele e sicurezza sul luogo di lavoro, nonché l’ottenimento di ulteriori diritti.L’intento dei sindacati è quello di ottenere migliori condizioni lavorative per i dipendenti del settore dei trasporti pubblici. Essi sostengono che salari adeguati siano necessari per garantire una vita dignitosa ai lavoratori e alle loro famiglie. La richiesta di una riduzione dell’orario di lavoro mira a favorire un migliore equilibrio tra vita professionale e personale.Inoltre, i sindacati pongono l’accento sulla necessità di maggiori tutele e sicurezza sul luogo del lavoro. Essi ritengono che gli autisti e gli addetti ai trasporti pubblici debbano essere protetti da situazioni di pericolo e violenza che possono verificarsi durante l’espletamento delle loro mansioni.Infine, i sindacati rivendicano anche l’ottenimento di ulteriori diritti per i lavoratori del settore. Essi sostengono che una maggiore tutela dei diritti dei dipendenti sia fondamentale per garantire una giusta rappresentanza e un trattamento equo in ambito lavorativo.In sintesi, il primo sciopero nazionale dei mezzi pubblici dell’anno è stato indetto dai sindacati per rivendicare migliori condizioni lavorative, tra cui aumenti salariali, riduzione dell’orario di lavoro, maggiori tutele e sicurezza sul luogo del lavoro e ulteriori diritti per gli autoferrotranvieri.