01 dicembre 2024 – 10:45
Nel corso della giornata di ieri, si è registrato un impatto significativo sul sistema sanitario torinese a causa dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil. Oltre duemila visite specialistiche sono state saltate e ben ventotto interventi chirurgici sono stati rimandati. I nove ospedali della città insieme agli ambulatori delle quattro Asl hanno risentito dell’adesione alla mobilitazione di circa il 10 percento del personale, come confermato da Massimo Esposto, Segretario Cgil del comparto Sanitario.Nonostante sembri un numero contenuto, la stragrande maggioranza dei medici, infermieri e dipendenti amministrativi era comunque impegnata nell’affrontare interventi chirurgici urgenti e prestazioni sanitarie non rinviabili. I pronto soccorso e i reparti di degenza hanno operato al massimo delle capacità, garantendo la copertura al 100 percento. Escludendo i precettati, la partecipazione alla mobilitazione ha raggiunto picchi del 50 percento.Questa situazione mette in luce la delicatezza dell’equilibrio tra le esigenze di protesta del personale sanitario e l’importanza di garantire continuità assistenziale ai pazienti più bisognosi. L’impatto di uno sciopero in ambito sanitario va oltre la mera sospensione delle attività programmate: si tratta di una decisione che impatta direttamente sulla salute e sul benessere dei cittadini.È fondamentale trovare un punto d’incontro tra le legittime richieste dei lavoratori del settore sanitario e la necessità di fornire cure a chiunque ne abbia bisogno. La complessità della gestione della salute pubblica richiede un costante dialogo tra tutte le parti coinvolte al fine di assicurare un servizio efficiente ed equo per tutti i cittadini.