Sciopero trasporti: Fast Confsal rivendica 70% adesione, Gtt ridimensiona al 51%

Date:

03 febbraio 2025 – 18:45

Nella notte fonda, la battaglia si combatte con i numeri. Il sindacato Fast Confsal rivendica un tasso di adesione del 70% allo sciopero dei trasporti pubblici, mentre Gtt ridimensiona tale percentuale al 51% tra gli autisti. Di conseguenza, il servizio è stato pesantemente compromesso, con la metropolitana ferma per ben dieci ore e lunghi tempi di attesa alle fermate. I dirigenti di Fast Confsal garantiscono che il 70% dei conducenti di autobus, tram e metro ha risposto alla chiamata allo sciopero della durata di 24 ore indetto domenica scorsa, il 2 febbraio. Dall’altro canto, Gtt sostiene che l’adesione non ha superato il 51% degli autisti e scende addirittura al 39% considerando l’intero personale aziendale. A causa della protesta in corso, i trasporti pubblici hanno funzionato a regime molto ridotto. Escludendo le fasce orarie protette dalle garanzie (6-9 e 12-15), la metropolitana è rimasta ferma per l’intera giornata. In pratica, i convogli sono stati immobilizzati per dieci delle quindici ore previste nei giorni lavorativi dal lunedì al giovedì e la domenica; fino al 2026, l’ultimo treno parte alle 21:30. Per quanto riguarda bus e tram urbani, suburbani ed extraurbani, il servizio è stato parzialmente garantito negli orari non coperti dalle garanzie sindacali. Muoversi senza auto per una passeggiata o uno shopping in centro è stato complicato nella giornata di ieri a causa della situazione anomala generata dalla protesta tenutasi di domenica – fatto insolito rispetto alla consuetudine del venerdì come giorno prescelto per le mobilitazioni. Fabio Cermenati, segretario regionale di Fast Confsal, spiega che questa scelta mirava a colpire Gtt senza arrecare danno ai lavoratori e agli studenti. Nonostante il suo sindacato conti solo 150 iscritti nell’azienda dei trasporti su un totale di 4 mila dipendenti (meno del 5%), le motivazioni alla base dello sciopero hanno ottenuto un elevato numero di adesioni: “Questo dimostra che le nostre ragioni sono fondate” conclude Cermenati.

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